Smartworking, a rischio la privacy dei lavoratori con il Productivity Store Microsoft

Un nuovo strumento introdotto da Microsoft per valutare il comportamento dei dipendenti durante lo smartworking. Si chiama Productivity Score.
Microsoft Productivity Score
Microsoft Productivity Score Photo by 3 PRO Blog
Productivity Store ha una funzione importante: monitorare la professionalità dei dipendenti delle aziende anche a distanza.
Attraverso lo studio di 73 parametri diversi, il nuovo strumento sarà in grado di fornire le informazioni necessarie per esaminare il lavoro degli impiegati.
La novità è stata accolta con giuste perplessità: il timore di eventuale violazione della privacy ha destato dubbi e polemiche da parte dei dipendenti.

La necessità di un tool di controllo del lavoro

Azienda Microsoft
Azienda Microsoft Photo by BetaNews
L’idea partita dal colosso di Redmond rappresenta un mezzo per salvaguardare la produttività delle aziende. Un’importante studio per verificare attentamente le prestazioni dei dipendenti durante lo smartworking.
Il timore di un’eccessiva rilassatezza, dovuta al comfort casalingo, ha messo in allarme i titolari di diverse imprese. Considerando poi il fatto che il clima da pandemia influenza spesso negativamente l’attenzione dei lavoratori a distanza. Inoltre, le tante distrazioni (come la presenza di mogli/mariti, figli e simili) portano troppe volte ad una perdita di concentrazione.
Non sono mancate le polemiche: i dipendenti ha espresso forti preoccupazioni relativi alla violazione della privacy. Il nuovo strumento potrebbe risultare invadente tanto da mettere a nudo questioni e momenti privati del quotidiano degli impiegati.

Le funzioni di Productivity Score

Lavoro in smartworking
Lavoro in smartworking Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay
Productivity Store valuta lo svolgimento del lavoro dei dipendenti attraverso una serie di parametri: la frequenza di utilizzo della videocamera durante le videochiamate di lavoro, l’invio di email e il numero di volte in cui viene utilizzato Skype o Teams in un mese, oppure l’uso di Word o Excel.
Sulle norme comportamentali, rileva le modalità di interazione tra colleghi, in modo da assicurarsi che non ci siano controversie e il lavoro venga svolto correttamente anche attraverso la cooperazione.
Infine, tramite un report di questi dati, il direttore di un’azienda potrà conoscere a fondo l’andamento della produttività e la qualità del lavoro effettuato anche a distanza.
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