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Smartphone & Tablet

Google One, un nuovo editor video promette faville

Dopo gli aggiornamenti dello scorso anno all’editor fotografico per Android, Foto, Google rilancia e inserisce interessanti caratteristiche orientate al montaggio video, accessibili ai soli abbonati al servizio Google One.

Google Foto Photo by Google

In contesti smart in cui una foto, appena scattata, non può essere manipolata con complessi strumenti di ritocco per computer come Photoshop o di montaggio video come Premiere, l’unico modo per manipolarne i dettagli è utilizzare proprio applicazioni come Foto di Google.

Non solo su Pixel, quindi, la gamma di smartphone made in Google. Le novità sostanziose riguardanti l’editor di foto giungeranno anche su altri dispositivi Android. Unica limitazione sarà l’iscrizione a uno dei piani a pagamento del servizio di archiviazione Google One.

Come noto, Google One è un servizio di archiviazione dati, nato le 2018, che offre maggiori possibilità e supporto alla comunità da parte della stessa Google a un prezzo entry che parte da 19.99 Euro l’anno per 100 GB di spazio.

Tra i privilegi estesi a tutti gli utenti Google One, da Mountain View ci saranno proprio le nuove funzionalità di Google Foto. E tra queste un’interessante miglioramento nell’editing video.

Cosa introdurrà Google One insieme all’editor video?

Google One (Google.com)

Le informazioni che arrivano dal blog di Google parlano di nuove funzionalità – prima disponibili solo su Pixel – come il Portrait Blur o il Color Pop, applicabili agli scatti appena fatti. Ma si parla anche del ritocco di sorgenti di luce con la modalità Portrait Light.

La fase di editing video, invece, potrà contare su più di 30 settaggi manuali, oltre alle canoniche funzionalità di ritaglio immagine e clip, ingrandimento e messa a fuoco del soggetto o di aumento della luminosità in situazioni di buio.

Ma, come detto, a beneficiare degli effetti avanzati, un tempo esclusiva dei Pixel, saranno gli utenti di Google One. Avvantaggiandosi, per di più, del Machine Learning applicato anche a immagini già presenti (e non necessariamente scatti appena ripresi).

Con il Machine Learning sarà possibile, infatti, applicare filtri più complessi con aggiustamenti dinamici applicati all’immagine. Aumentando contrasto o luminosità, per esempio, laddove è effettivamente necessario.

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Le funzionalità di video editing, già presenti nella versione iOS di Google Foto, arriveranno su Android nelle prossime settimane. Così come il restyling dell’editor su smartphone e tablet dell’azienda di Cupertino nei prossimi mesi.

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Ovviamente ci saranno dei requisiti minimi che gli smartphone dovranno soddisfare per far uso delle novità introdotte da Google in Foto. Saranno infatti richiesti – attenendoci al blog di Google – dispositivi con la versione 8.0 (o successive) di Android e almeno 3GB di RAM.

Francesco Celli

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