Rischio lunghi e frequenti blackout in Europa: stiamo a secco di gas per le centrali

L’Europa, oltre a dover fronteggiare il problema del caro materie prime, così come il resto del mondo, rischia di registrare nelle prossime settimane anche numerosi blackout, in particolare di gas e luce.

Oleodotto sotto attacco, Biden dichiara lo stato di emergenza (Adobe Stock)
Oleodotto sotto attacco, Biden dichiara lo stato di emergenza (Adobe Stock)

Ma vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo, così come riportato dal Corriere della Sera, Economia, a cominciare appunto dal caro prezzo: le prossime bollette di gas e luce, come vi abbiamo in precedenza già scritto, saranno più care per noi italiani del 40 per cento in più rispetto al solito, questo per via dei prezzi medi di vendita delle materie in forte crescita negli ultimi mesi.

Oleodotto, Coraline Pipeline in ginocchio (Adobe Stock)
Oleodotto, Coraline Pipeline in ginocchio (Adobe Stock)

FRA RINCARI E RISCHIO BLACKOUT: PERIODO NERO PER GAS E LUCE

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Un rincaro del gas che dovrà essere affrontato anche nella prossima legge di Bilancio, così come fatto sapere dal presidente del consiglio Mario Draghi: «Per limitare i rincari nel breve periodo e aiutare in particolare le famiglie più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. Interveniamo in legge di bilancio e siamo pronti a continuare a farlo, con particolare attenzione per le fasce più deboli». Sul caro bollette si è espresso anche il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, che parla di errori fatti a monte: «Stiamo pagando un errore iniziale di un Paese che ha un mix energy non giusto. Che ha deciso di importare tutto e non produrre. È una impostazione sbagliata», per poi rilanciare l’idea di una produzione nazionale di gas: «A me non piace aprire nuove trivellazioni ma tra quelle che ci sono e quelle inutilizzate preferirei produrre gas nazionale e ridurre l’import perché aiuta a ridurre un po’ di Iva e stabilizzare i prezzi. Facciamoci una riflessione».

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Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha invece sottolineato come oltre ai forti rincari, c’è anche un altro rischio, che è quello del blackout di gas ed elettricità: «Nei prossimi giorni lo sforzo che dobbiamo fare è come cercare di sterilizzare nel modo più equo possibile l’impatto sulle nostre famiglie, al netto dell’esigenza che a livello europeo si definisca un piano per evitare cose anche peggiori e cioè la possibilità di andare in blackout». Il pericolo è tutt’altro che campato in aria e non solo per l’Italia; basti pensare che in Spagna c’è stato un boom di acquisto di bombole di gas in questo periodo, proprio temendo un taglio della fornitura improvvisa, che significherebbe l’impossibilità di avere acqua calda in casa nonché di poter cucinare. “Gli esperti prevedono un blackout nei prossimi cinque anni”, ha riportato la tv spagnola Antena3, e alcuni paesi, come ad esempio la Svizzera, hanno già invitato la propria popolazione a prepararsi per l’inverno. Nessuno sa dire se realmente avverrà e quando, ma molti esperti sono concordi nel fatto che i governi dovrebbero iniziare a pensare concretamente ad un piano di riserva.

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