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Stampanti inkjet: quale scegliere, l’abbonamento o il serbatoio maggiorato per risparmiare sull’inchiostro?

La maggior parte degli italiani non può più fare a meno della stampante in casa: tra Didattiche a Distanza, pandemie, smart working, e disegni da stampare per bambini in vena di imitare Van Gogh, ormai è impensabile non avere uno strumento simile in casa.

Stampante HP, ecco i metodi di ricarica – Adobe Stock

Il problema, il più delle volte, resta quello dell’inchiostro. Già, perché se le stampanti laser durano a lungo, è vero anche che le stampe sono solo in bianco e nero. Mentre se si vuole avere una stampa a colori, ancora il sistema non ci permette di averne una laser, dai costi decisamente improponibili, ma si deve giocoforza ripiegare su quelle a getto di inchiostro, le cosiddette inkjet.

Ma a meno di un vero e proprio miracolo, l’inchiostro delle stampanti inkjet succhia via soldi come la stampante succhia via inchiostro: è un cambio di cartucce continuo! Ed è per questo che, per fortuna, la maggior parte delle aziende produttrici di stampanti e cartucce hanno messo a disposizione del cliente molte soluzioni che possono far risparmiare, dall’acquisto al noleggio.

Hewlett-Packard, tante soluzioni a beneficio del cliente

Toner a colori – Pixabay

Per le stampanti a getto d’inchiostro, la HP ad esempio, la società che offre più soluzioni di “ricarica” rispetto a tutte le altre concorrenti, ha messo su una soluzione chiamata Instant Ink. Una scelta quasi obbligata, si potrebbe dire, sia per comodità sia per costi. Già perché le cartucce a getto d’inchiostro si consumano molto facilmente, ed allora ecco che la società si occupa di fornire l’inchiostro direttamente a casa prima ancora che finisca.

Per quanto riguarda le stampanti laser, la HP offre tre soluzioni di acquisto, che vanno a coprire ogni categoria di utente ed anche le loro necessità di stampa, sia che si tratti di numero di pagine stampate, sia che si tratti di frequenza di stampa: la “riserva”, ossia un serbatoio integrato alla stampante, l’abbonamento e il modello a consumo.

La stampante con la “riserva” è dotata, invece che di una cartuccia, di un serbatoio dentro al quale viene ricaricato dell’inchiostro sfuso. La stampante costa un po’ di più ma sicuramente il costo viene ammortizzato nel tempo. Per quanto riguarda l’abbonamento, si tratta di un servizio dedicato in particolare alle laser in bianco e nero per le quali si paga una cifra fissa e fa sì che arrivi il toner a casa prima che il vecchio finisca.

La tipologia a consumo è quella invece che costa di più: quando il toner finisce si ricompra, ma il costo della singola ricarica va dagli 85 ai 130 euro circa.

 

Antonino Gallo

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