La guerra in Ucraina fra l’esercito locale e la Russia si sta combattendo non soltanto sul terreno e nei cieli, ma anche in rete. Da quando infatti è scattata l’invasione da parte delle truppe di Putin, numerosi gli hacker che sono entrati in campo a difesa di una o delle altre fazioni.
Anonymous, il collettivo di hacker più famoso al mondo (qui in vendita la loro maschera), ha preso di mira fin da subito Mosca, oscurando tv, hackerando i siti governativi, e tentando anche di manomettere i satelliti. Ma i russi non sono da meno in quanto a criminali della rete ed è notizie di queste ore quanto scoperto dall’Sbu, i servizi di sicurezza ucraini, che affermano di aver intercettato e arrestato appunto un hacker che stava fornendo assistenza tecnica ai russi in Ucraina, ovvero, trasmettendo comandi e istruzioni alle truppe russe, inviando anche messaggi di testo agli ufficiali ucraini in cui spiegava di arrendersi e di schierarsi con gli occupanti.
Il criminale ha cercato di sfruttare le reti telefoniche ucraine per facilitare le comunicazioni militari russi, così come raccolto da un’inchiesta realizzata da Vice e pubblicata dal sito dell’agenzia Ansa: “All’inizio dell’invasione – fa sapere la testata online, riprendendo un lancio di Interfax – gli operatori di telecomunicazioni ucraini hanno impedito ai telefoni con numeri russi e bielorussi di connettersi alle loro reti. In risposta, le truppe russe hanno iniziato a rubare reti telefoniche ai cittadini ucraini”.
Con il prolungarsi della guerra in Ucraina e la distruzione delle reti di comunicazioni 3G e 4G locali, le truppe russe hanno utilizzato sempre di meno i telefoni crittografati che rendono le comunicazioni molto più sicure e difficilmente intercettabili. “L’hacker in questione – scrive l’Ansa – usava una scatola sim che faceva da ponte tra le reti mobile e i telefoni dei comandanti russi”. Fortunatamente i servizi di intelligence ucraini sono stati in grado di intercettare quanto scritto sopra, ma anche comunicazioni sensibili inviate dai russi, come quanto è successo con i rapporti in merito alla morte del generale russo Vitaly Gerasimov. Cathal McDaid, manager della società di sicurezza AdaptiveMobile, aggiunge: “Una cosa del genere non è mai stata fatta, l’uso di un hacker è una conseguenza di ciò che l’Ucraina ha effettivamente costretto a fare la Russia a causa delle misure di sicurezza senza precedenti che gli operatori mobile ucraini hanno messo in atto”. Una guerra quindi sempre più digitale, dove la rete e le comunicazioni sono degli elementi che possono fare la differenza da una parte o dall’altra.
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