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Curiosità

Ecco come gli esseri umani faranno da carica batterie viventi, come nel film Matrix

Produrre elettricità ed energia attraverso il movimento di un dito? Grazie agli sforzi congiunti di Stati Uniti ora si potrà fare, utilizzando il corpo umano come un caricabatterie di un cellulare, muovendo solo le dita o un braccio.

Caricabatterie tradizionale – Adobe Stock

In questo senso è stato costruito un nuovo device indossabile, costituito da una sottile foglia d’oro che produce energia utilizzando il corpo umano. Il device è stato descritto sull rivista Nano Energy ed è stato costruito dall’università di Buffalo in collaborazione con l’Accademia cinese delle scienze.

Si tratta ancora solamente di un prototipo, una piastrina della lunghezza di 1,5 cm e della larghezza di 1 cm, che nelle prime fasi di sperimentazione è stata in grado di generare una tensione pari a 124 volt. Energia sufficiente per accendere 48 luci a Led, per ora, e che con gli studi e gli esperimenti futuri potrà sicuramente alzarsi e produrre energia sufficiente a caricare uno smartphone.

Basta scomodi caricabatterie in borsa, ecco il device “umano”

Carica batterie – Adobe Stock

A nessuno piace trascinarsi dietro un caricabatterie portatile, oppure mettersi alla ricerca di una presa di corrente“. Questa l’osservazione del coordinatore della ricerca, Qiaoqiang Gan, il quale ha continuato dicendo: “Il corpo umano è un’abbondante fonte di energia. Abbiamo pensato: perché non sfruttarla per produrre corrente elettrica?“. Partendo da questo presupposto dunque i ricercatori hanno sfruttato un effetto che permette di generare una carica elettrica facendo scorrere materiali diversi gli uni contro gli altri.

Il dispositivo che permetterà al corpo umano di funzionare con una enorme batteria infatti è composto da due strati sottili d’oro, inframmezzati al centro dallo stesso materiale a base di silicio, che solitamente viene utilizzato nelle lenti a contatto.

Grazie al funzionamento di questo device, quando viene applicata una forza, ad esempio la semplice flessione delle dita, i materiali così sovrapposti scorrono gli uni sugli altri producendo elettricità. Questo perché, come per esempio ha rilevato Yun Xu dell’Accademia cinese delle Scienze, il movimento delle foglie sottili di materiali “fa in modo che gli elettroni fluiscano avanti e indietro tra gli strati d’oro“.

Si produce dunque energia elettrica per sfregamento, un po’ come l’energia elettrostatica che viene prodotta da due corpi in movimento l’uno sull’altro, per arrivare a caricare il telefonino senza dovere per forza portare in borsa un caricabatterie portatile che, purtroppo ancora troppo spesso, a volte non si sa nemmeno dove poter attaccare per scarsità di prese elettriche nei luoghi pubblici.

Antonino Gallo

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