Intergrade spinge lo sviluppo del nuovo Final Fantasy VII Remake, l’evoluzione del gioco è stupefacente

Sarà un gioco esclusiva Sony, PlayStation 5 per l’esattezza. Uno dei sequel di Final Fantasy non sarà però una “versione accelerata” del gioco originale. Inoltre, Rebirth avrà la stessa sensazione di libertà che avevi nel gioco originale dopo aver lasciato Midgar. Parola di Square Enix, per bocca di Yoshinori Kitase e Tetsuya Nomura.

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Final Fantasy – Adobe Stock

Il regista di Final Fantasy VII Remake e del suo prossimo sequel, Final Fantasy VII Rebirth, ha anticipato quale sarà il titolo del terzo capitolo della serie. Nell’ultimo mese, Square Enix ha confermato che la sua nuova rivisitazione di Final Fantasy VII avrebbe assunto la forma di una trilogia una volta completata.

In una nuova conversazione con Dengeki Online, Tetsuya Nomura ha dato delle belle dritte, confermando per esempio che il terzo capitolo della serie seguirà la stessa convenzione di denominazione vista con Remake e Rebirth. In sostanza, questo significa che i sottotitoli del gioco finiranno per essere qualcosa che inizia con “Re” all’inizio.

Stiano tranquilli tutti: nessun contenuto del gioco originale è stato, o sarà rimosso

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Final Fantasy – Adobe Stock

Nomura ha ancora anticipato un qualcosa che da tempo aleggiava su una delle serie più acclarate della storia del gaming: quella sensazione di unificazione che si vuole dare con una delle evoluzioni di Final Fantasy.
“Fin dall’inizio, non c’era alcun piano per utilizzare un tale formato del titolo” ha detto Nomura riguardo al nome di Final Fantasy VII Part 2 che i fan avevano usato come abbreviazione negli ultimi anni. “Avevo deciso fin dall’inizio di dargli un nome che cambiasse la parte Remake. Vorrei unire – continua – gli hashtag e le abbreviazioni dei lavori nel progetto di remake a FFVIIR”.
Questa convenzione di denominazione è quella che molti fan presumevano sarebbe continuata nella Parte 3 dopo l’annuncio del titolo di Final Fantasy VII Rebirth. Tuttavia, è bello sapere che Nomura dà quel senso di continuità a uno dei capolavori del gaming. Rebirth arriverà tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Per tutto il resto c’è la terza parte, di cui ora si comincia a sapere qualcosina.
L’obiettivo, comunque, sarà sempre lo stesso da parte degli sviluppatori, ossia quello di riuscire a creare una reinterpretazione del titolo del 1997. Stiano tranquilli tutti: nessun contenuto del gioco originale è stato, o sarà rimosso. Le parole di Nomura spengono definitivamente quei rumori fastidiosi ipotizzati fino a qualche tempo fa: boss, location e anche avvenimenti significativi della trama, sarà ancora all inclusive.

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