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Airbnb (non) fa fare feste: La nuova AI capisce quando prenoti per vacanza o per fare un party

Sono tanti coloro che prenotano un Airbnb soltanto per organizzare delle feste non autorizzate oppure per fare baccano, e questo non può che essere un problema considerevole dal momento che, i gestori, vorrebbero non accadesse. Questo desiderio, tuttavia, pensiamo che potrebbe divenire realtà con l’intervento di un nuovo algoritmo studiato appositamente per delle situazioni come la seguente. Cosa dobbiamo sapere sulla faccenda?

Airbnb accoglie tutti, ma solo nel rispetto delle regole – Computermagazine.it

Airbnb ha annunciato una nuova tecnologia innovativa. Verrà usato un nuovo algoritmo che analizza le prenotazioni per capire se chi l’ha effettuata vuole organizzare una festa nell’appartamento in affitto.

La news avrà luogo soltanto negli Stati Uniti e nel Canada per il momento, dopo che nelle scorse settimane è stata testata in Australia: “L’algoritmo terrà in conto fattori come lo storico delle recensioni positive (o la loro assenza), da quanto chi prenota è iscritto alla piattaforma, la durata della permanenza, la distanza dalla casa prenotata, se si tratta di un giorno lavorativo o del fine settimana“.

Gli utenti che non verranno visti di buon occhio, dunque, non avranno la possibilità di prenotare “intere case, ma solo stanze private, dove è più probabile che il locatore sia presente. L’obiettivo è primario è quello di ridurre l’abilità delle mele marce di dare feste non autorizzate che hanno un impatto negativo sui nostri host, sui vicinati e sulle comunità“.

I risultati ottenuti dall’algoritmo

L’algoritmo aiuterà sicuramente i gestori a controllare molto bene gli alloggi – Computermagazine.it

L’azione di Airbnb arriva poche settimane dopo la decisione del 28 giugno di impedire ogni tipo di festa nelle proprietà affittate tramite il sito. Il divieto era stato messo già in atto: fu annunciato come temporaneo nel 2020, ma da quest’anno è diventato permanente in vista del fatto che sia stato ritenuto funzionante al 100%. Già nel 2019 la compagnia aveva proibito le feste a invito aperto sui social media, però le restrizioni sono state imposte poiché negli ultimi anni sia i locatori che i vicinati hanno registrato danni alle proprietà, senza contare i disturbi provocati ai vicini.

Da quel che sembra non temono nessun tipo di fallimento, tant’è che la compagnia stessa è fiduciosa sull’efficacia della nuova misura: “Abbiamo registrato una diminuzione della frequenza delle feste del 35 per cento nelle aree dell’Australia dove l’algoritmo è stato applicato“. Il sistema è stato già provato sul territorio australiano ed ha avuto la meglio su quello testato in Nord America, dove per un periodo, a tutti gli utenti minori di 25 anni è stato impedito di prenotare proprietà vicine alla loro residenza abituale.

? Fonte: www.open.online.it

Sebastiano Spinelli

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