Marte: ecco Moxie, un dispositivo in grado di produrre ossigeno sul Pianeta Rosso come fosse un albero

Uno scatoletta dalle dimensioni di una batteria d’auto che, a quanto pare, potrebbe rivoluzionare il nostro modo di vivere il Pianeta Rosso. Si chiama Moxie e sarà in grado di generare ossigeno per gli astronauti che colonizzeranno il pianeta vicino di casa.

Moxie: la scatola magica che produce ossigeno su Marte - 1922 www.computermagazine.it
Moxie: la scatola magica che produce ossigeno su Marte – 1922 www.computermagazine.it

Su Marte c’è ossigeno. O meglio, ci sarà grazie all’ingegno umano. Il progetto con al centro Moxie è di quelli che potrebbero cambiare il nostro modo di vedere le cose e, nello specifico, di colonizzare i pianeti. Il prossimo obbiettivo dell’umanità è posare i propri piedi sul Pianeta Rosso, vero e proprio punto di arrivo delle missioni spaziali di NASA e non solo. Ma, almeno per ora, uno dei più grandi problemi relativi alla permanenza dell’uomo sull'(in)ospitale pianeta vicino di casa… è l’assenza di ossigeno.

A quanto parte il Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment ha però dato i suoi primi frutti, e l’idea di vivere in pianta stabile su Marte non sembra essere così scellerata. Il piccolo scatolotto, ora a bordo del rover Perseverance, è riuscito a generare ossigeno estraendolo dall’atmosfera rarefatta del pianeta. L’obiettivo iniziale era di produrne sei grammi all’ora, tanto quanto un piccolo albero sulla Terra riuscirebbe a fare.

Moxie ha fatto centro: Marte sarà più ospitale per gli esseri umani?

Moxie: la scatola magica che produce ossigeno su Marte - 1922 www.computermagazine.it
Moxie: la scatola magica che produce ossigeno su Marte – 1922 www.computermagazine.it

Ora, dati alla mano, possiamo finalmente commentare i risultati di questo esperimento. Grande quanto una batteria d’auto, il piccolo Moxie è stato in grado compiere un primo step verso l‘ossigenazione degli spazi futuri che ospiteranno esseri umani su Marte. Una versione più grande potrà quindi essere trasportata sul Pianeta Rosso, con la conseguenza che sarà in grado di generare più “aria” per i colonizzatori futuri.

Questa è la prima dimostrazione dell’effettivo utilizzo delle risorse sulla superficie di un altro corpo planetario e della loro trasformazione chimica in qualcosa che potrebbe essere utile per una missione umana“, ha dichiarato il vice responsabile di Moxie, Jeffrey Hoffman del MIT. “In questo senso è qualcosa di storico“.

E lo è a tutti gli effetti! Moxie è in grado di “respirare” l’aria di Marte e, attraverso un filtro, pulirla dai contaminanti per i nostri polmoni e il nostro sangue. L’aria viene inviata a Soxe (Solid OXide Electrolyzer), che ne scompone l’anidride carbonica in ioni di ossigeno e monossido di carbonio. Gli ioni ossigeno vengono isolati e ricombinati, formando quindi ossigeno molecolare respirabile per gli esseri umani.

? FONTE: The Guardian

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