Deep Space Network la super tecnologia della NASA per comunicare con lo spazio profondo

In molti, fra coloro che sono affascinati dalle missioni spaziali, si staranno domandando come la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, e in generale tutte le agenzie spaziali del globo, riescano a comunicare con gli astronauti e i satelliti sparsi per l’Universo.

Deep Space Network, 31/8/2022 - Computermagazine.it
Deep Space Network, 31/8/2022 – Computermagazine.it

La risposta, almeno per quanto riguarda la Nasa, è il DSN, acronimo di Deep Space Network. Nel dettaglio, come scrive Everyeye, si tratta di una rete internazionale di antenne gigantesche, il ponte principale di comunicazione fra le varie stazioni spaziali sulla Terra e le sonde situate nello spazio, fra cui anche quelle piazzate su Marte. Nel dettaglio il DSN è costituito da tre grandi antenne posizionate a circa 120 gradi l’una dall’altra, e situate in varie parti del mondo. Una si trova a Goldstone, nel deserto del Mojave della California, un’altra in Europa, e precisamente vicino a Madrid, capitale della Spagna, e infine una terza in Australia, a Cranberra. Queste enormi antenne comunicato con lo spazio attraverso una serie di satelliti e ripetitori che si trovano in orbita, e che permettono poi al segnale di rimbalzare ancora più lontano, un po’ come ad esempio avviene per un normale ripetitore wi-fi casalingo, che estende appunto il segnale della rete internet di casa.

Deep Space Network, 31/8/2022 - Computermagazine.it
Deep Space Network, 31/8/2022 – Computermagazine.it

DEEP SPACE NETWORK, ECCO COME LA NASA COMUNICA CON LO SPAZIO

Attraverso il posizionamento di queste grandi antenne i tecnici a terra possono osservare ininterrottamente il veicolo spaziale, permettendo così di mantenere sempre attive le comunicazioni. Si tratta di antenne che hanno dimensioni fino a 70 metri di diametro, e captano il segnale anche da veicoli lontani miliardi di chilometri dal nostro pianeta, leggasi le sonde Voyager e non solo. Nel corso degli anni, grazie all’evoluzione della tecnologia, si sono fatti passi da giganti in quanto a trasmissione del segnale dallo spazio, e un esempio è il Mars Reconnaissance Orbiter, lanciato in orbita nel 2006 e in grado di trasmettere un flusso di dati continuo fino a 34 terabits/s, cifre enormi. I dati vengono poi raccolti e gestiti dallo “Space Flight Operations Facility” (SFOF) del JPL, in California.

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? FONTE: Everyeye.it

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