Retrofit elettrico: ecco come avere accesso ai fondi del decreto per l’elettrificazione ‘vintage’

Arrivano interessanti novità per quanto riguarda il retrofit elettrico. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, facciamo riferimento alla tendenza ad ammodernare un veicolo storicamente vecchio, con un propulsore elettrico.

Retrofit elettrico, 24/9/2022 - Computermagazine.it
Retrofit elettrico, 24/9/2022 – Computermagazine.it

Nel mondo delle auto si stanno diffondendo sempre di più le “elaborazioni” di auto d’epoca o comunque di qualche anno fa, rendendole appunto elettriche e perfettamente al passo con i tempi, e chi vorrà farlo potrà godere da ora in avanti anche delle agevolazioni statali. Nel dettaglio, come si legge su Tomshw.it, a partire dal prossimo 1 ottobre entrerà in vigore il decreto legge del 26 luglio 2022 n.141, che regolamenterà appunto le nuove normi inerenti la riqualificazione elettrica dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali L, M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G, originariamente immatricolati con motore termico. La nuova norma va a sostituire il decreto ministeriale del 2015, e consente di trasformare un mezzo con le categorie indicate, in un veicolo esclusivamente a trazione elettrica, costituito da almeno da un propulsore montato a monte degli organi di trasmissione, un pacco batterie, una interfaccia per la ricarica delle stesse ed eventuali altri sistemi necessari al corretto funzionamento del veicolo. Viene inoltre sottolineato all’articolo due che i veicoli, dopo l’aggiornamento “green”, non dovranno differire per caratteristiche dimensionali e di prestazioni funzionalmente connesse con il sistema di riqualificazione elettrica. Di conseguenza l’auto dovrà essere spinta dalla corrente elettrica, ma con le stesse prestazioni precedenti: non potremo quindi trasformare una 500 vintage in una supercar.

Retrofit elettrico, 24/9/2022 - Computermagazine.it
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RETROFIT ELETTRICO, LA NORMATIVA E I FONDI DELLO STATO

All’articolo 3 viene invece sottolineato che “ciascun sistema di riqualificazione elettrica è progettato, costruito e montato in modo che, in condizioni normali di impiego e malgrado le sollecitazioni cui può essere sottoposto, non siano alterate le originarie caratteristiche del veicolo in termini di prestazioni e sicurezza, nonché in modo da resistere agli agenti di corrosione e di invecchiamento cui è esposto”. Dopo il retrofit, che può avvenire anche senza il nullaosta del costruttore, il veicolo dovrà passare dalla Motorizzazione, che visiterà e proverà lo stesso, e aggiornerà, in caso di esito positivo, la carta di circolazione. Tomshw ricorda che, chi vuole far diventare elettrico un veicolo “old school”, una volta che la trasformazione sarà completata, non potrà tornare sui suoi passi, visto che la normativa non prevede la possibilità di ripristino del motore endotermico su un veicolo che è stato oggetto di riqualificazione elettrica. Di conseguenza, pensateci bene prima di mettere mano al vostro motore a combustione…

? FONTE: tomshw.it

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