Google Stadia non ce l’ha fatta: Big G chiude ufficialmente il progetto

Un nuovo, ennesimo flop in casa Google, questa volta con protagonista Stadia. L’azienda, che potremmo definire tra le più innovative del mercato, spesso e volentieri fa i conti con il suo spirito di iniziativa, che in più occasione le si ritorce contro. 

Google Stadia chiude ufficialmente - 30922 www.computermagazine.it
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Se da un lato aziende come Logitech e Razer stanno puntando sempre più sul mercato del gaming in streaming, dall’altro non possiamo ignorare ciò che Google ha dichiarato nelle ultime ore. Il suo noto servizio di gaming in streaming, Google Stadia, è pronto a chiudere ufficialmente i battenti. Già da tempo si vociferava di una possibile chiusura della divisione interna a Big G, che con il comunicato ufficiale di Phil Harrison ha levato ogni dubbio. Il vicepresidente del colosso ha dichiarato: “Abbiamo preso la difficile decisione di avviare il percorso che ci porterà a chiudere il nostro servizio di streaming Stadia“.

Insomma, niente da fare per Stadia, una delle primissime console da gaming che basava la sua tecnologia sullo streaming. Probabilmente una scommessa difficile da mantenere visti i tempi in cui è stata commercializzata, che non garantiscono, in molte zone del globo, una connessione adatta per fruirne in piena tranquillità. E, non da meno, la comunicazione di Google, non tra le più intuitive e “spietate”, che ha verosimilmente dato il colpo di grazia all’ambizioso progetto.

Google Stadia chiude: il perché spiegato dal vicepresidente di Google

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La motivazione dietro alla chiusura di Stadia, spiega Harrison, è che “il servizio non ha ottenuto quel successo di pubblico che ci aspettavamo nonostante le solide basi tecnologiche sulle quali abbiamo costruito Stadia“. Numeri alla mano, Stadia non ha quindi raggiunto il “quorum” per far sì che si proseguisse nella direzione intrapresa da Google nel 2018.

L’azienda fa sapere che rimborserà tutti gli acquisti di hardware Stadia effettuati attraverso Google Store e tutti i videogiochi legati ad essa, compresi i contenuti aggiuntivi. Ciò che non verrà rimborsato saranno i mesi di abbonamento che gli utenti hanno pagato per usufruire del servizio. La data di chiusura del progetto Stadia è il 18 gennaio 2023.

Fino a quel momento sarà possibile fruire dei contenuti legati alla piattaforma in cloud gaming. Harrison spiega che “la maggior parte dei rimborsi sarà completata entro metà gennaio 2023, troverete maggiori dettagli sulla procedura da effettuare per ricevere il rimborso nel nostro Centro Assistenza“.

? FONTE: Google Stadia

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