La Cina crea un mostro da record: un impianto di accumulo energetico in grado di soddisfare 200.000 persone al giorno

Inaugurata in Cina la più grande batteria di flusso al mondo con l’obiettivo di sfruttare al meglio l’elettricità prodotta dalle fonti rinnovabili: si chiama Dalian Flow Battery Energy Storage Peak-shaving, é stata connessa il 29 Settembre ed entrerà in funzione a metà Ottobre. Ecco tutti i dettagli.

Batteria Flusso Cina ComputerMagazine.it 4 Ottobre 2022
Veduta aerea della centrale (fonte: DICP) – ComputerMagazine.it

La più grande centrale di accumulo di energia elettrica derivante dalle fonti rinnovabili al mondo é stata inaugurata lo scorso Giovedì 29 Settembre in Cina. Il progetto, iniziato nell’Aprile del 2016, è stato realizzato dalla società Rongke Power Co. Ltd. ed è stato supportato dal gruppo di ricerca e sviluppo dell’Istituto di Fisica Chimica della città portuale di Dalian (DICP), nella penisola di Liaodong, facente parte dell’Accademia Cinese delle Scienze.

La centrale entrerà in azione ed inizierà a distribuire energia a metà Ottobre, per un volume di assorbimento e di rilascio iniziale di 100 MegaWatt/400 MWh di potenza, per poi passare alla fase due che condurrà la centrale ad una capacità doppia, ovvero di 200 MegaWatt/800 MWh.

La fase uno, dunque, consentirà di garantire il fabbisogno energetico medio giornaliero di circa 200.000 persone che, nella fase due, raddoppiarenno a circa 400.000. La centrale, inoltre, può funzionare con l’energia nucleare, l’energia termica convenzionale ed altre fonti di alimentazione.

Le caratteristiche tecniche della centrale di accumulo

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Un settore interno della centrale (fonte: DICP) – ComputerMagazine.it

L’enorme batteria di accumulo si basa su una tecnologia sviluppata in Australia nel 1986 ed implementata poi negli scorsi anni dal DICP, che utilizza coppie redox di vanadio in due semi-celle, all’interno delle quali attraversano quattro diversi stati di ossidazione.

L’energia prodotta viene contenuta in due soluzioni elettrolitiche distinte, che vengono poi distribuite separatamente all’interno di due serbatoi, per essere infine pompate contemporaneamente all’interno delle semi-celle.

Ed all’interno delle semi-celle si innesca la reazione di ossidoriduzione che consente alla batteria di assorbire e di rilasciare energia. Inizia dunque per la Cina il banco di prova per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in tempo per il 2030, sfruttando le energie rinnovabili alla massima capacità possibile.

 

? FONTE: auto.hwupgrade.it

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