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La truffa del codice a 6 cifre di Whatsapp torna di moda: ecco cosa si rischia

WhatsApp, il logo

Sta tornando di moda in queste ore la truffa del codice di WhatsApp, un tentativo per cercare di rubare il codice di attivazione della stessa applicazione di messaggistica di Mark Zuckerberg, per rubare poi l’account. In poche parole, qualora noi fornissimo il codice del nostro WhatsApp, a quel punto il malintenzionato che lo riceve potrebbe entrare in possesso del nostro profilo, cambiando immagine, scrivendo ai contatti, inviando video, foto e quant’altro, insomma, un vero e proprio furto di identità. Inoltre, una volta che il nostro profilo è stato rubato, l’hacker potrebbe a sua volta richiedere i codici di altri utenti della nostra rubrica, rubando a sua volta le credenziali, in un loop infinito. Una volta che il criminale della rete entra in possesso del nostro profilo WhatsApp, questi potrebbe anche ricattarci, chiedendoci dei soldi per riavere il nostro profilo, o magari potrebbe fingersi in emergenza facendo una richiesta d’aiuto ad altri nostri contatti, magari i genitori.

WhatsApp, il logo

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TRUFFA CODICE A 6 CIFRE DI WHATSAPP: COSI’ POSSIAMO DIFENDERCI

Si tratta di un attacco hacker a WhatsApp tanto facile quanto scaltro ed efficace, che in molte occasioni, purtroppo, ha funzionato. Come fare quindi per difendersi dalla truffa del codice di WhatsApp? Prima di spiegarvelo eccovi nel dettaglio come funziona il tentativo di raggiro. Un hacker, dopo che ha rubato le credenziali di un nostro contatto in rubrica, chiede il codice di attivazione dell’app di cui sopra, ma inserendo il nostro numero di cellulare. A quel punto arriverà a noi l’sms con il codice a 6 cifre, e subito dopo verremo contattati dall’hacker con un messaggio “Ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Molti, credendo che si tratti realmente di un errore, potrebbero a quel punto girare il codice, ma così facendo regaleranno di fatto il proprio account al malintenzionato. Come proteggersi quindi? Prima di tutto, mai inviare sms di codici, anche se a richiederceli è una persona fidata. Secondariamente potremmo attivare l’impostazione “Verifica in due passaggi”, andando in impostazioni e account, dalla nostra stessa applicazione. A quel punto Whatsapp chiederà un PIN quando cambieremo telefono e numero. In poche parole all’hacker non basterà solamente il famoso codice a 6 cifre per rubarvi l’identità, ma anche il PIN conosciuto solo al proprietario.

Roberto Mazzucchelli

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