Apple acquista Metro Goldwin Mayer? Ecco i piani della Mela…

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Apple starebbe pensando di acquistare la Mgm, la Metro Goldwin Mayer. Il colosso cinematografico e televisivo, che vanta un catalogo di più di quattromila pellicole fra cui una delle saghe più amate e longeve di sempre come quella di 007 e del suo agente segreto britannico, James Bond, sarebbe in vendita per via di alcuni gravi problemi finanziari. Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, così come si legge su La Stampa, la Mgm, fallita da tempo, avrebbe affidato a Morgan Stanley e a LionTree Advisors l’avvio del processo di vendita. Al momento la Metro Goldwin Mayer non ha confermato la notizia della cessione, ma ha deciso di far slittare l’uscita del nuovo capitolo di James Bond, leggasi “No time to die”, che inizialmente era previsto per lo scorso mese novembre: se tutto andrà come previsto, il nuovo 007 uscirà ad aprile dell’anno che verrà, anche se bisognerà capire se tale notizia va associata più al covid che ai problemi finanziari. Secondo il Los Angeles Times, avere un film di Bond in uscita dovrebbe attirare maggiormente l’interesse degli acquirenti, di conseguenza, il quotidiano californiano sposerebbe la seconda tesi.

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APPLE ACQUISTA LA METRO GOLDWIN MAYER? OBIETTIVO, ARRICCHIRE APPLETV

Sempre come riferito dal giornale losangelino, anche la Apple starebbe pensando di acquistare il mastodontico catalogo della Metro Goldwin Mayer, di modo da poter arricchire a sua volta il suo catalogo presente nella piattaforma streaming AppleTv. Al momento, infatti, l’azienda della Mela non può competere con Netflix, ne tanto meno con Amazon Prime Video e Disney+, ma acquistando i film della Mgm farebbe senza dubbio un salto di qualità importante, che potrebbe far crescere in modo significativo la sua piattaforma. Mgm era fallita nel 2010 ed era passata poi sotto il controllo della Anchorage Capital Group, che l’aveva messa in vendita in cambio di 7.5 miliardi di dollari. Resta da capire quanto la Apple sia disposta ad investire tale cifra comunque per delle pellicole “vecchie” quando di solito le piattaforme streaming si concentrano di più sui prodotti nuovi e inediti.

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