La cintura di castità connessa ha un problema serio: si può facilmente hackerare

Cintura di castità connessa (foto ufficiale)

Non molti sanno che esiste una cintura di castità connessa, smart. Proprio così perchè l’azienda cinese Qiui, ha ben pensato di realizzare un oggetto 2.0 per “bloccare” l’attività sessuale, riservato ai soli uomini, e che viene comandato a distanza dalla partner o dal partner. In poche parole, tramite applicazione dedicata, la compagna di vita o il compagno dell’utilizzatore della cintura di castità cinese, decide se e quando sbloccarla, di modo da avere appunto sotto controllo l’attività sessuale dello stesso. Peccato però che lo scorso mese di ottobre un ricercatore specializzato in tema di sicurezza, dopo aver analizzato lo strambo oggetto di cui sopra, abbia scoperto un difetto nel sistema bluetooth dello stesso; si tratta di un problema non di poco conto in quanto, un cybercriminale un po’ avvezzo con i sistemi di programmazione, potrebbe prendere il controllo totale dello stesso dispositivo, con tutto ciò che ne consegue. Proprio a conferma di questa vulnerabilità, erano stati pubblicati in rete dei filmati che mostravano appunto la facilità di intrusione.

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CINTURA DI CASTITÀ CONNESSA FACILMENTE HACKERABILE: RILASCIATO UN AGGIORNAMENTO MA…

E a distanza di mesi da quella denuncia, il sito Vice ha riferito di diversi utenti che hanno visto la propria cintura di castità connessa hackerata, fra cui un certo “Robert”, vittima di un raggiro via web: il criminale informatico, una volta hackerato l’accessorio, ha inviato una richiesta monetaria allo stesso possessore, ovvero un pagamento di 0.02 Bitcoin, che al cambio fanno circa 560 euro, o la cintura di castità sarebbe rimasta bloccata per sempre. Fortunatamente per lo stesso Robert, al momento dell’intrusione la cintura di castità connessa si trovava sul comodino, di conseguenza non ha dovuto pagare alcun riscatto, ma se l’avesse indossata la situazione sarebbe stata alquanto spiacevole e per certi versi imbarazzante. Per cercare di ovviare al problema i cinesi di Qiui hanno deciso di rilasciare un aggiornamento delle API di modo da “coprire” la falla da eventuali altri attacchi informatici, ma ciò funziona solamente per i modelli più recenti: tutti gli altri sono seriamente a rischio.

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