Si prospettano tempi duri per Mark Zuckerberg e i suoi social, a cominciare da Facebook, dopo l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, infatti, ha più volte puntato il dito nel corso degli ultimi anni contro il social network blu, considerato dallo stesso una sorta di “monopolio tecnologico”. Ad esempio, un anno fa di questi tempi, il neo-presidente Usa parlava così con il New York Post: «Non sono mai stato un fan di Facebook, come probabilmente saprete. Non sono mai stato un grande fan di Zuckerberg. Penso che sia un vero problema». Un pensiero che non è cambiato nel corso degli ultimi mesi, visto che, poco dopo aver ottenuto l’incarico di commander in chief, ha twittato: «Se pensavi che la disinformazione su Facebook fosse un problema durante le nostre elezioni, aspetta di vedere come sta distruggendo il tessuto della nostra democrazia nei giorni successivi».
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Ma a cosa si deve questo astio di Joe Biden nei confronti di Facebook? Secondo quanto riporta IlSole24Ore.it, c’è la netta convinzione fra i Democratici d’oltre oceano, che dietro lo stesso social di Zuckerberg vi sia quanto scoperto nel 2018, il famoso scandalo di Cambridge Analytica, società che utilizzò i dati di milioni di cittadini americani fornendo ai Repubblicani una grossa mano nella campagna presidenziale del 2016. A riguardo parò così Biden alla Cnn nel 2019: “Non si può fare quello che hanno fatto su Facebook. Penso solo che sia tutto fuori controllo“. Il neo presidente Usa, come spiega il quotidiano finanziario, potrebbe così decidere di mettere i bastoni fra le ruote ai Big Tech, riformulando i rapporti fra le società di social media e i loro utenti. Nel mirino vi sarebbe in particolare la Sezione 230, l’atto legislativo che al momento impedisce ad aziende come Facebook di venire citate in giudizio per le cose che le persone pubbliche: in poche parole, non sono responsabili dei contenuti pubblicati dai vari utenti. Joe Biden lo ha definito un anno fa un atto da «revocare immediatamente», ma ciò avverrà davvero? C’è poi la questione antitrust, secondo cui Facebook «mantiene illegalmente la sua posizione di monopolio». Jameel Jaffer, esperto legale di media, ha parlato così alla Bbc: «Mi aspetto che l’amministrazione Biden sia piuttosto aggressiva nel far rispettare le leggi antitrust. E che abbia in mente l’intero spettro dei danni, non solo i danni democratici, ma danni relativi alla privacy degli utenti e al benessere dei consumatori». Il futuro di Facebook resta quindi tutto da scrivere…
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