Boris Pasternak protagonista del Doodle di oggi: nacque 131 anni fa

Boris Pasternak è sui browser di tutto il mondo oggi, 10 febbraio 2021. 131 anni fa nacque in Russia, ricordiamo oggi la vita del poeta e scrittore che scrisse “Il dottor Zivago”. 

Boris Pasternak
Il Doodle di oggi dedicato allo scrittore russo Boris Pasternak

Un Nobel per la scrittura rifiutato e una vita passata a condividere le sue meravigliose opere, non senza difficoltà. Boris Pasternak, scrittore e poeta russo, ha portato alla luce il romanzo Il Dottor Zivago – e non solo – ed è oggi il protagonista del Doodle di Google. 131 anni fa nacque a Mosca e si vide costretto a rifiutare il Nobel per la scrittura del 1958 per motivi politici.

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Boris Pasternak: una vita di poesie in un paese ostile

Laureatosi in filosofia, ha lavorato come insegnante privato. Assiduo frequentatore di circoli e gruppi letterali dell’epoca, il suo esordio da poeta avvenne in un gruppo cubofuturista. Le sue primissime opere, Il gemello fra le nuvole e Oltre le Barriere, furono praticamente ignorate da critica e pubblico. La Rivoluzione di Ottobre del 1917 lo vide coinvolto come cittadino dell’Unione Sovietica, ma inizialmente si scostò da ideali politici di sorta, preferendo i canti poetici, la natura, le stelle e la pioggia quali temi onnipresenti nelle sue opere.

Fu nominato il più grande poeta sovietico vivente dall’intellettuale Bukarin, fucilato nel 1938. Una vita che ha visto Pasternak fuggire a più riprese dalle purghe, che colpirono centinaia di intellettuali e artisti dell’epoca. Il rapporto – ambiguo – con Stalin racconta di un possibile contatto telefonico che salvò la vita a Osip Mandel’stam, scrittore che fu arrestato nel 1934.

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Il Dottor Zivago, conosciuta oggi come la sua più grande opera, vide Pasternak al lavoro tra il 1946 e il 1956. Una preparazione al romanzo che passò dalla poesia, suo primo grande amore. Anche in questo contesto non mancarono gli ostacoli, con l’Unione Sovietica che non diede inizialmente il permesso alla pubblicazione perché ritenne il libro ostile alla nazione. In Italia il libro arrivò nel 1957, portato da Giangiacomo Feltrinelli nonostante le pressioni dell’URSS e del Partito Comunista Italiano.

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