Facebook riceve una multa di 7 milioni dall’Antitrust: il motivo

L’Autorità Antitrust ha comminato una multa di 7 milioni di euro a Facebook per non aver ottemperato alle richieste di rimozione della pratica scorretta sull’uso dei dati degli utenti

Facebook multa
Facebook, multa di 7 milioni (Pixabay)

Multa salata per Facebook Ireland Ltd. e Facebook Inc., con l’azienda di Mark Zuckerberg che dovrà pagare 7 milioni di euro. A comminare la sanzione è stata l’Antitrust. I motivi risiedono nella mancata ottemperanza delle indicazioni sulla rimozione della pratica scorretta sull’utilizzo dei dati degli utenti e nel non aver pubblicato la dichiarazione rettificativa.

La società di proprietà di Zuckerberg non ha eseguito quanto chiesto dal garante per la concorrenza ed il mercato, il quale aveva emesso il provvedimento nel novembre del 2018. Si chiedeva espressamente di dar fine ai comportamenti di cui sopra e di far seguire il tutto ad una rettifica sulla homepage del sito internet per l’Italia, sull’app e sulla pagina personale di ciascun utente.

POTREBBE INTERESSARTI-> TikTok, BEUC e Altroconsumo puntano l’indice contro il social. Nuovi problemi in vista?

Facebook ed i dati rubati, Zuckerberg non se la passa bene

Facebook
Facebook

Negli scorsi giorni è stato scoperto, su un forum di hacker, un database con le informazioni di 533 milioni di profili Facebook. Del totale, gli utenti italiani esposti a rischio sono 35.677.338. Nella lunga lista presenti nomi di manager, avvocati, giornalisti (anche della Rai) e politici come la sindaca di Roma Virginia Raggi. I dati presenti sul forum sono nome, numero di cellulare, e-mail, relazione sentimentale e di lavoro ed iscrizioni a gruppi Facebook. La notizia è stata riportata da Alon Gal. Alcune vulnerabilità della piattaforma social, nonostante l’azienda abbia smentito falle, nel 2019 ha portato alla creazione di tale database.

POTREBBE INTERESSARTI-> Tesla, i veicoli elettrici sono una missione: la novità sui Truck

Il metodo con cui è stato fatto è molto preoccupante. L’hacker in questione, infatti, aveva predisposto un bot su Telegram che permetteva agli utenti di inviare un numero di telefono e ricevere l’ID del profilo di un utente in risposta o viceversa. Il tutto a costo di 20 euro per ogni singolo contatto o di 5.000 euro per 10.000 contatti. Il bot è stato eliminato da Telegram, ma i rischi non sono cessati di esistere. Per Facebook non è certo un bel momento e Zuckerberg dovrà correre ai ripari.

Impostazioni privacy