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Scienze

Furetto dai piedi neri in via di estinzione, primo animale americano clonato

Il furetto dai piedi neri, Elizabeth Ann, è uno degli animali più famosi al mondo. Il piccolo cucciolo di due mesi è infatti un clone di un animale morto più di 30 anni fa, ed è di fatto il primo clone riuscito di una specie in via di estinzione originaria degli Stati Uniti.

Furetto in via di estinzione clonato (Foto Youtube)

L’annuncio in pompa magna è stato dato lo scorso giovedì da parte dell’US Fish and Wildlife Service, definendo il furetto dai piedi neri, Elizabeth Ann, venuto al mondo esattamente lo scorso 10 di dicembre, un passo avanti importante per aumentare la resistenza alle malattie dei furetti dai piedi neri, elencata come a rischio di estinzione dal 1967. “Sebbene questa ricerca sia preliminare – le parole di Noreen Walsh, direttrice della US Fish and Wildlife Regione di Mountain-Prairie di Service – è la prima clonazione di una specie autoctona in via di estinzione in Nord America e fornisce uno strumento promettente per i continui sforzi per conservare il furetto dai piedi neri”. Attualmente gli unici furetti viventi dai piedi neri discendono da sette individui, e una mancanza di diversità genetiche rischia di rendere più suscettibile a malattie e anomalie genetiche una determinata specie.

FURETTO DAI PIEDI NERI CLONATO: “DOBBIAMO COMUNQUE AFFRONTARE LE MINACCE”

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“Il successo della clonazione genetica – ha proseguito ancora la Walsh – non diminuisce l’importanza di affrontare le minacce basate sull’habitat per la specie o l’attenzione del Servizio sull’affrontare la conservazione e la gestione dell’habitat per recuperare i furetti dai piedi neri”. Il cucciolo di furetto creato in laboratorio non verrà rilasciato in natura, non per il momento per lo meno, e lo stesso sarà studiato con estrema attenzione in laboratorio, mentre si cercherà di creare altri cloni.

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Ryan Phelan, direttore esecutivo dell’organizzazione per la conservazione della fauna selvatica Revive and Restore, che ha collaborato assieme al Fish and Wildlife Service, ha aggiunto: “E’ stato un impegno a vedere questa specie sopravvivere che ha portato alla nascita di successo di Elizabeth Ann. Vederla ora fiorente inaugura una nuova era per la sua specie e per le specie dipendenti dalla conservazione ovunque, ed è una vittoria per la biodiversità e per il salvataggio genetico”. Si tratta ovviamente di un caso decisamente importante a livello scientifico e che potrebbe aprire ad un futuro fino ad ora impensabile per le numerose specie in via di estinzione.

Roberto Mazzucchelli

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