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Apple, Siri perderà alcune caratteristiche distintive?

Siri, l’assistente vocale di Apple presente su iOS, iPadOS e macOS, potrebbe perdere il timbro vocale predefinito (femminile o maschile) come voce preimpostata. Ma vediamo nel dettaglio cos’è successo.

Siri (via apple.com)

Una recente indagine di GlobalData aveva messo in risalto quanto Apple abbia investito in startup operanti nel settore dell’intelligenza artificiale, negli ultimi cinque anni; per acquisire le nuove tecnologie volte a far fare a Siri quel salto di qualità necessario ad avvicinare realtà più evolute come Google Assistant o Alexa di Amazon.

Proprio per colmare questo gap la casa di Cupertino è sempre attenta a soluzioni utili a quel vitale balzo evolutivo. Tra le ultime novità introdotte nella nuova beta di iOS ci sarebbero alcune aggiunte (e defezioni) relative alla sintesi vocale in Siri.

Come da comunicato stampa inoltrato a tutte le principali testate del settore, infatti, Apple sembrerebbe aver arricchito Siri con due nuove voci in lingua inglese. Ma al tempo stesso sarebbe arrivata anche la clamorosa eliminazione di una delle caratteristiche che più connotavano l’assistente vocale della casa di Cupertino.

Apple toglie la voce predefinita a Siri?

Apple (Adobe Stock)

Già al centro di alcune lamentele passate, per questioni legate al pregiudizio di genere a causa della voce predefinita femminile di Siri, Apple ha deciso che l’assistente vocale non sarà più impostabile per default.

A tal merito proprio Apple – in una dichiarazione riportata da TechCrunch – ribadisce il proprio impegno di lunga data nella creazione di prodotti e servizi progettati per riflettere al meglio le diversità del mondo in cui viviamo.

Insieme all’introduzione delle due nuove voci in lingua inglese, infatti, iOS permetterà la scelta del timbro vocale di Siri direttamente all’utente durante la configurazione iniziale del dispositivo.

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Le lingue al momento supportate dall’opzione sono sedici. Tra le altre novità in arrivo: l’aggiornamento delle voci in alcune lingue (tra cui russo, italiano e irlandese) che utilizzano il framework di sintesi vocale Neural TTS (Neural Text to Speak). Con questo ulteriore passaggio le voci a supportare questa funzionalità salgono a 38.

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Come riporta il sito TechCrunch che ha avuto modo di testare le recenti funzionalità, le nuove voci suonerebbero più chiare, con un’inflessione naturale e transizioni più fluide.

Francesco Celli

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