La startup italiana ToothPic ha realizzato una nuova autenticazione a due fattori, di modo da rendere i propri dati decisamente inaccessibili ai malintenzionati, i famosi criminali della rete sempre pronti a frodare e a rubare dati sensibili a sconosciuti.
Il sistema ideato ci rende orgogliosi in quanto ToothPic, come detto sopra, è una bella realtà nostrana fondata da quattro giovanotti, leggasi Enrico Magli, Diego Valsesia, Giulio Coluccia e Tiziano Bianchi, tutti ricercatori e professori del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino. Nata nel 2019, l’azienda si è fatta subito notare non soltanto nel Belpaese ma anche a livello internazionale, e proprio in quell’anno ottenne il riconoscimento dell’IEEE Computer Society come miglior articolo scientifico pubblicato. Un’azienda che ha saputo superare anche la pandemia di covid, visto che nel 2020 è arrivata la certificazione FIDO (Fast IDentity Online) dalla FIDO Alliance, un certificato di sicurezza molto importante per l’autenticazione a due fattori di cui sopra, in quanto stabilisce come la stessa sia conforme agli standard di sicurezza internazionali, ed inoltre, quanto sia facilmente utilizzabile da tutti.
POTREBBE INTERESSARTI → Attacchi Hacker, ci salverà la matematica – VIDEO
A differenza delle soluzioni classiche a due passaggi, la versione Made in Italy si basa sulla traccia lasciata da ogni sensore fotografico dello smartphone quando si effettua una foto o si gira un video. Si tratta di una sorta di impronta digitale dello stesso dispositivo, che lo identifica in maniera univoca e che è impossibile da replicare o hackerare. Una scelta talmente rivoluzionaria che l’Ufficio Brevetti Europeo, ha concesso due brevetti all’azienda italiana: “La necessità di applicare – spiega la stessa ToothPic – per l’ottenimento di brevetti nasce dalla volontà di tutelare e allo stesso tempo valorizzare l’innovazione di un’idea che, nel caso di ToothPic, si è trasformata concretamente in una soluzione tech unica al mondo che mira ad aumentare la sicurezza dei processi per l’autenticazione online e la protezione degli assetti digitali di organizzazioni quali Banche, Assicurazioni, Corporate, Pubblica Amministrazione”.
POTREBBE INTERESSARTI → Hacker, la falla di Exchange: l’FBI ricuce lo strappo, ma non aveva avvisato
Ma come funziona nel dettaglio questo sistema? Attraverso il sensore fotografico codifica e decodifica le password ai nostri profili web, trasformando lo stesso smartphone in una chiave d’accesso. Una volta che l’app sarà scaricata e implementata, non serviranno “secondi codici” per accedere ad una determinata applicazione, ma lo stesso smartphone farà in un certo modo da “garante”.
Gli hacker utilizzano tecniche sofisticate per clonare i siti web legittimi e truffare le persone.…
Il rapido sviluppo di tecnologie sempre più potenti sta letteralmente mutando non solo i nostri…
Logitech si inserisce nel mercato delle console e lancia il suo nuovo modello anche in…
Con la dismissione della rete 3G e la diffusione della rete 5G sei alla ricerca…
Anche oggi ti proponiamo un nuovo divertente test della personalità. L’immagine che vedi per prima…
Anche per il chatbot di casa Google battezzato Bard sono arrivati altri aggiornamenti che puntano…