Scienziati terrorizzati per variazione Corrente del Golfo: possibili glaciazioni con in “The Day After Tomorrow”

La Corrente del Golfo sta rallentando e potrebbe fermarsi: la responsabilità è dell’uomo ed ora rischiamo una nuova glaciazione.

Corrente del Golfo
Corrente del Golfo

Il grido dall’allarme arriva dagli scienziati e conferma, se mai ce ne fosse bisogno, il cambiamento climatico in atto. Qualcuno ha ancora dubbi che tutto questo stia accedendo, ma siamo in pieno Antropocene, il periodo dell’essere umano e della sua azione nefasta che spezza gli equilibri naturali. L’aumento della CO2 in atmosfera sta modificando la Terra, almeno come la conosciamo e la responsabilità è legata all’utilizzo massiccio dei combustibili fossili. La crescita esponenziale dei paesi in via di sviluppo, l’occidente industrializzato e una Cina sempre più motore del mondo stanno producendo inquinamento record.

La maggiore domanda di materie prime sta incrementando la ricerca di giacimenti su cui le previsioni passate hanno sbagliato. C’è ancora tantissimo petrolio da individuare e utilizzare, come del resto metano e carbone. Tutte queste materie prime sono il frutto di milioni di anni di carbonizzazione delle antiche foreste, che hanno assorbito un quantitativo enorme di CO2, quella che rendeva l’atmosfera terrestre irrespirabile. Questo processo è durato centinaia di milioni di anni, ma ora l’uomo sta rilasciando tutto nel breve volgere di poco più di 200 anni, con effetti disastrosi. Tutto questo ovviamente tralasciando l’utilizzo smodato della plastica e delle sue conseguenze ambientali e biologiche: non solo i mari sono diventati un cumulo di spazzatura “eterna”, ma stiamo subendo le conseguenze da un punto di vista riproduttivo: l’essere umano è diventato molto meno fertile e rischia, per il futuro, di diventare una specie in estinzione.

La Corrente del Golfo rallenta: rischiamo un disastro ambientale in Europa

Corrente del Golfo
Corrente del Golfo

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Ma dobbiamo affrontare una gravissima conseguenze nel breve termine ed è legata all’aumento della temperatura. Il clima temperato europeo è legato in larga parte alla circolazione della Corrente del Golfo, chiamata scientificamente “Atlantic Meridional Overturning Circulation”. Fateci caso: durante l’inverno assistiamo a neve e gelo sulla East Cost americana, mentre le latitudini corrispondenti del Vecchio Continente vivono inverno freddi ma non rigidi. Tutto questo dipende proprio dalla circolazione di questa enorme corrente, che muove miliardi di metri cubi d’acqua, che porta quella tiepida dei caraibi verso le coste del Nord Europa, mitigando così gli effetti invernali.

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Bene, questa corrente sta rallentando la sua corsa ed è già arrivata al suo minimo da 1600 anni a questa parte, ma questo andamento negativo non sembra fermarsi e le conseguenze potranno essere nefaste e drammatiche, tanto da mettere in pericolo le nostre vite. Se dovesse fermarsi infatti ci sarebbero conseguenze su entrambe le sponde dell’Atlantico. Sud America e Africa Occidentale diventerebbero ancora più calde, subendo gravissime siccità, mentre l’Europa potrebbe registrare inverni disastrosi, con temperature artiche. Allo stesso tempo il Nord America potrebbe subire un repentino innalzamento delle temperature: per imperdirlo dobbiamo intervenire subito per limitare l’emissione dei gas ad effetto serra, ma il conto alla rovescia è partito.

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