DAZN sa come farsi perdonare: dopo il down del 23 settembre regala un mese gratis come indennizzo

DAZN chiede scusa e si organizza per dare un indennizzo ai suoi clienti che nella giornata di ieri si sono trovati nell’impossibilità di guardare l’inizio delle partite di Serie A delle 18.30.

DAZN, il logo (Adobe Stock)
DAZN, il logo (Adobe Stock)

Il problema tecnico che si è verificato ieri ha fatto sì che i clienti di DAZN che volevano guardare Torino-Lazio e Sampdoria-Napoli, rispettivamente in co-esclusiva con Sky e in esclusiva assoluta, non sono riusciti ad accedere nemmeno alla home page del servizio.

Solo dopo una mezz’ora dall’inizio delle partite la piattaforma è stata in grado di ripristinare lo status quo, e ridare agli spettatori la possibilità di visionare il loro spettacolo calcistico preferito.

Disservizio DAZN, le scuse ufficiali e l’annuncio dell’indennizzo

Serie A TIM (Adobe Stock)
Serie A TIM (Adobe Stock)

DAZN ha immediatamente rilasciato una comunicazione ufficiale in merito a quanto accaduto. «In relazione a quanto accaduto nel corso delle partite delle 18.30 del 23 settembre, DAZN conferma che tutti i clienti impattati, ovvero coloro che non sono riusciti ad accedere all’APP fino al ripristino del servizio, potranno usufruire di un mese di visione senza ulteriori costi aggiuntivi»- si legge nella nota ufficiale.

Che continua: «Tali utenti riceveranno nel corso dei prossimi giorni, direttamente da DAZN, una comunicazione via e-mail a conferma dell’offerta di un mese gratuito. DAZN ribadisce, inoltre, che prosegue il dialogo e il confronto con la Lega Serie A in un immutato clima di collaborazione e trasparenza».

Minimizzano insomma i vertici di DAZN, che per farsi perdonare offrono 1 mese di visione gratis a tutti coloro che hanno purtroppo sofferto della mancata visione del primo pezzo di partita.

Chi invece non minimizza affatto, è l’associazione CODICI, che da tempo richiede indennizzi da parte di DAZN e soprattutto si è spesso lamentata della gestione, a suo dire poco professionale, dello streaming.

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«Non è possibile andare avanti così, è trascorso un mese dall’inizio del campionato di Serie A, si sono giocate cinque giornate e gli abbonati devono ancora fare i conti con i problemi di DAZN. Con ieri possiamo tranquillamente dire che si è passato il limite. Gli utenti non hanno potuto vedere le partite Sampdoria–Napoli e Torino–Lazio per circa mezz’ora». Così tuona Ivano Giacomelli, segretario di Associazione Codici, molto scocciato della situazione. «Praticamente, è saltato il primo tempo, con la piattaforma che è risultata inaccessibile. È l’ennesima dimostrazione di un servizio che finora è stato un disservizio per tanti consumatori. Dopo aver negato per settimane i problemi riscontrati dagli abbonati e segnalati da noi, ora DAZN cerca di salvarsi in calcio d’angolo, annunciando un non meglio precisato indennizzo. Non si fa così».

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E nell’annunciare una class action nei confronti di DAZN per ottenere i rimborsi spettanti ai clienti, ha continuato dicendo: «Il tempo è scaduto, è da settimane che la piattaforma streaming avrebbe dovuto rimborsare gli utenti per i problemi riscontrati, gli improvvisi blackout, il ritardo della trasmissione e il buffering, solo per citarne alcuni. Abbiamo inviato delle diffide a DAZN, ci hanno risposto che per loro era tutto in regola. La realtà, purtroppo, è un’altra ed è per questo che abbiamo deciso di avviare una class action non solo per il rimborso, ma anche per il risarcimento dei danni subiti dagli abbonati, che non meritano un servizio del genere, soprattutto dopo che è passato un mese dall’inizio del campionato e che dalle Autorità e dalle istituzioni sono arrivati una serie di richiami al fine di migliorare la situazione».

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