La Gigafactory italiana ITALVOLT arriva a un nuovo accordo: a breve operativa?

Procede a ritmo accelerato la nascita della prima Gigafactory italiana, grazie al progetto Italvolt: firmata una collaborazione con ABB.

Gigafactory Italvolt
Gigafactory Italvolt

Italvolt Spa, società fondata da Lars Carlstrom con l’obiettivo di realizzare in Italia una delle più grandi gigafactory d’Europa per la produzione e lo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici con una produzione a regime di 45 Gwh e batterie per circa 550 mila veicoli elettrici all’anno, ha selezionato ABB per il Front End Engineering and Design (FEED) del suo sito nel Nord Italia. Italvolt annuncia inoltre l’accordo di partnership con l’azienda tecnologica globale per identificare insieme le soluzioni di automazione, elettrificazione e digitalizzazione più adatte per accelerare i processi di produzione delle batterie del sito di Scarmagno.

La partnership tra le due aziende prevede lo sviluppo di soluzioni di automazione, elettrificazione e digitalizzazione in grado di accelerare i processi di produzione.

Più in dettaglio ABB offrirà supporto a Italvolt nelle seguenti aree: competenza nella progettazione e fornitura di soluzioni di elettrificazione e automazione per il controllo, la distribuzione e la gestione dell’energia, l’ottimizzazione dei processi produttivi e l’efficienza energetica a lungo termine. Consulenza su robotica e operazioni autonome per il trasporto e la movimentazione di materiale nelle unità di processo dello stabilimento. Esplorazione di soluzioni per la raccolta, l’elaborazione, l’archiviazione su cloud e l’analisi dei dati per la pianificazione della produzione, il controllo qualità, la gestione, le operazioni e il reporting.

Italvolt costruirà la prima Gigafactory italiana per produrre batterie

Gigafactory Italvolt
Gigafactory Italvolt

LEGGI ANCHE: Addio ad Italia 1 e Canale 5, ora solo in HD: se non li vedi usa questo trucco coi nuovi DVB-T2

L’investimento sulla gigafactory dovrebbe valere attorno a 3 miliardi e mezzo di euro, ma Carlstrom non sembra disporre da solo della liquidità necessaria. Per questo ha infatti dichiarato che i fondi arriveranno da tre diversi canali: investitori istituzionali (fondi, private equity, venture capital, etc.), finanziamenti bancari e finanziamenti pubblici. Entro la fine dell’anno è prevista la chiusura di un primo round di finanziamenti da 30 milioni di euro. Parte dei soldi arriveranno inoltre da Britishvolt, fondata dallo svedese nel 2019 e recentemente valutata 1 miliardo di dollari.

LEGGI ANCHE: Bombardare un asteroide per evitare che impatti la Terra: il progetto NASA e SpaceX al via

Prevista anche la consulenza sulla robotica e le operazioni automatizzate. La gigafactory sarà situata nell’area ex Olivetti di Scarmagno e il nuovo impianto sarà progettato dalla divisione Pininfarina Architecture.

Impostazioni privacy