Molecole d'acqua nello spazio lontano (Adobe Stock)
Il nuovo obiettivo prioritario degli astronomi è divenuto quello di individuare dei pianeti che siano abitabili dall’Uomo. Un traguardo fondamentale ed è per questo che gli addetti ai lavori stanno costruendo un nuovo gigantesco quanto performante telescopio, che avrà appunto tale scopo, quello di scoprire eventuali altri pianeti a noi vicini, dove si potrebbe insidiare l’umanità.
Si pensi ad un esempio ad un asteroide che colpisca la terra, ad una pandemia devastante e magari ad un cambiamento climatico così incredibile da stravolgere completamente la terra come la conosciamo oggi. Sia chiaro, tutti scenari da film hollywoodiani, ma spesso e volentieri, come si suol dire, la realtà supera la fantasia, di conseguenza nulla è da escludere.
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Come scrive il portale Tecnologia.Libero, ogni dieci anni la comunità americana di scienziati e astrofici partecipa ad un sondaggio condotto dalle vari Accademie nazionali di scienze, ingegneria e medicina, in cui viene stabilita quale sia la priorità degli studi, e gli indirizzi di ricerca in campo astronomico per quanto riguarda il successivo decennio. Si tratta di obiettivi sempre molto ambiziosi, ma quanto stabilito durante l’ultimo meeting è probabilmente ancora più importante, appunto, individuare nuovi mondi che siano abitabili e che siano di fatto simili alla nostra Terra. Nell’ultimo decennio, a riguardo, sono stati fatti passi da gigante, in particolare per quanto riguarda l’esplorazione dell’universo. Sono state infatti scoperte onde gravitazionali, ma anche esopianeti, un buco nero, la presenza di elementi creati da collisioni fra due stelle di neutroni, senza dimenticare delle missioni su Marte, e quelle in programma per Giove e Venere.
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Insomma, l’universo sta divenendo (quasi) senza segreti, ed è per questo che ora gli scienziati vogliono alzare l’asticella, e puntare a qualcosa di più, appunto una “nuova Terra”. Obiettivo, individuarlo all’interno della Via Lattea e per raggiungerlo servono degli strumenti ovviamente all’altezza, come appunto il telescopio citato sopra. Si tratta di uno strumento ad alto contrasto che può osservare nell’infrarosso quanto nell’ottico e nell’ultravioletto. E’ simile al telescopio Hubble e dovrebbe essere lanciato in orbita in meno di vent’anni, precisamente entro il 2040. Cercherà di analizzare al meglio la superficie di 25 esopianeti ritenuti potenzialmente abitabili, e il costo della missione sarà incredibile, visto anche l’obiettivo, pari a ben 11 miliardi di dollari dei contribuenti. “Scoprire qualche tipo di vita in un altro pianeta – hanno fatto sapere gli autori del sondaggio – cambierà completamente il nostro posto nell’universo: la Terra sarà collocata in una comunità di mondi. I prossimi decenni porranno l’umanità su un percorso per determinare se siamo soli”.
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