La NASA ha scoperto come creare carburante su Marte: la colonizzazione è sempre più vicina

La Nasa è sempre più interessata a Marte e nelle ultime settimane avrebbe scoperto addirittura come creare del carburante sul Pianeta Rosso: un ulteriore passo verso la colonizzazione? Vi spieghiamo tutto in questo articoli.

Marte (Foto IlMeteo)
Marte senza acqua (Foto IlMeteo)

Da sempre fra gli scienziati, gli ingegneri, gli astrofisici e in generale gli addetti ai lavori, uno dei più grandi problemi quando si prendono in considerazione i viaggi di Marte, consiste nel trovare il modo per tornare indietro. Non è infatti semplice riuscire a volare con una quantità gigantesca di carburante utilizzabile sia per il viaggio d’andata quanto per quello di ritorno, viste le enorme distanze fra la Terra e appunto Marte.

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Un’operazione che tra l’altro costerebbe anche miliardi di dollari visto che ad oggi l’unica soluzione consiste nel produrre il carburante sul nostro pianeta e trasportarlo appunto sul suolo marziano di modo da poter far rientrare gli astronauti. Attualmente la soluzione ipotizzata è quella di alimentare razzi con metano e ossigeno liquido, e traghettare circa 30 tonnellate di questi materiale, comporterebbe un costo di ben 8 miliardi di dollari, una cifra stratosferica anche per la Nasa, senza dubbio l’agenzia spaziale più ricca al mondo. Ecco perchè gli scienziati stanno cercando di individuare dei carburanti alternativi: “E’ emerso un metodo alternativo – scrive a riguardo Esquire – che potrebbe non solo produrre metano e ossigeno liquido dalle risorse marziane ma genererebbe ossigeno in eccesso per gli astronauti”. In poche parole bisognerebbe portare due microbi su Marte, i cianobatteri che utilizzerebbero la luce solare per creare degli zuccheri tramite la fotosintesi, dopo aver tolto l’anidride carbonica dall’atmosfera marziana, e acqua prelevata dal ghiaccio. Il batterio Escherichia coli, geneticamente modificato, fermenterebbe invece gli zuccheri in un propellente per razzi chiamato 2,3-butandiolo, al momento utilizzato sulla terra per produrre gomma.

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“Hai bisogno di molta meno energia per il decollo su Marte, il che ci ha dato la flessibilità di considerare diverse sostanze chimiche che non sono progettate per il lancio di razzi sulla Terra”, sono le parole di Peralta-Yahya biologa del Georgia Institute of Technology, commentando questa scoperta. La stessa ha poi aggiunto: “Abbiamo iniziato a considerare modi per sfruttare la gravità inferiore del pianeta e la mancanza di ossigeno per creare soluzioni che non sono rilevanti per i lanci sulla Terra”. Nick Kruyer, altro ricercatore del Georgia Tech, ha aggiunto: “L’anidride carbonica è una delle uniche risorse disponibili su Marte e la biologia è adatta per convertire la Co₂ in prodotti per la creazione di carburante per missili”. Matthew Realff, anch’egli ricercatore del team al lavoro su questo bio-carburante, ha aggiunto: “Dobbiamo anche eseguire esperimenti per dimostrare che i cianobatteri possono essere coltivati in condizioni marziane, perché la differenza nello spettro solare su Marte, sia per la distanza dal Sole che per la mancanza di filtraggio atmosferico della luce solare con alti livelli di ultravioletti, potrebbero danneggiare i cianobatteri”.

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