La pazza idea di Intel: un nuovo software per usare la potenza dormiente degli altri PC di casa e ottenere il massimo

E se nel futuro dei computer ci fosse la possibilità di sfruttare l’hardware delle altre macchine per… aiutarci nei task quotidiani? L’idea di Intel, folle per molti, geniale per altri, va dritta in questa direzione. 

La pazza idea di Intel: un nuovo software per usare la potenza dormiente degli altri PC - 15122021 www.computermagazine.it
La pazza idea di Intel: un nuovo software per usare la potenza dormiente degli altri PC – 15122021 www.computermagazine.it

Un software che permetterà di sfruttare la potenza delle altre macchine connesse in rete per aiutare i PC meno performanti a ottenere migliori risultati. Il concetto che sta alla base dell’idea del produttore di chip è proprio questa e, seppur molti la ritengano pura follia, per altri è una possibilità concreta su cui potrebbe basarsi il futuro funzionamento delle macchine domestiche – e non solo – in futuro.

A conti fatti parliamo di una variante del cosiddetto Metaverso sdoganato da Facebook & Co., e che permetterà di creare uno spazio virtuale all’interno della nostra abitazione da cui i nostri computer potranno attingere per – come in questo caso – migliorare le proprie performance. Parliamo dunque di computer come notebook, notoriamente non al top per caratteristiche hardware, che potranno così migliorare le proprie prestazioni prendendo “in prestito” quelle dei computer di casa più performanti.

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Intel: un software per la creazione di un cloud gaming casalingo

Raja Koduri, a capo dell'Accelerated Computing Systems and Graphics Group della casa di Santa Clara - 15122021 www.computermagazine.it
Raja Koduri, a capo dell’Accelerated Computing Systems and Graphics Group della casa di Santa Clara – 15122021 www.computermagazine.it

A parlarne Raja Koduri, a capo dell’Accelerated Computing Systems and Graphics Group della casa di Santa Clara, il quale non ha tuttavia condiviso i dettagli in merito alla tecnologia, limitandosi a snocciolarne il concetto alla base. In sostanza, un giocatore in possesso di un portatile “mediocre” e di un PC fisso da gaming, presenti nella stessa abitazione, potrà connettersi alla macchina più performante per giocare i titoli più esigenti sotto il profilo delle prestazioni. Tranquilli, come specificato da Koduri, il software girerà sia su chip AMD che NVIDIA.

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Il software è progettato per risolvere delle problematiche degli utenti e non solo per generare importanti entrate per Intel. Una parte di queste sarà condivisa – ha spiegato Reuters -. Stiamo progettando tutti i livelli affinché funzioni con l’hardware di tutti, purché siano conformi alle specifiche standard del settore. In qualsiasi cosa faremo ci sarà un sacco di codice open source” la chiosa di Koduri. Un cloud gaming casalingo in grado di rivoluzionare per sempre il modo con cui giocheremo, lavoreremo ed effettueremo i task quotidiani sulle nostre macchine meno performanti.

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