Il telescopio spaziale Webb è pronto: sta per entrare nell’orbita fino a raggiungere il punto L2

Si avvicina sempre di più la meta finale del mega telescopio James Webb. Lanciato nello spazio il giorno di Natale, lo scorso 25 dicembre 2021, questo oggetto iper tecnologico che studierà la galassia per i prossimi decenni, sta per raggiungere uno degli obiettivi fondamentali del suo viaggio, ovvero l’ingresso in orbita intorno al punto di L2 (di Lagrange).

James Webb, 24/1/2022 - Computermagazine.it
James Webb, 24/1/2022 – Computermagazine.it

Si tratta di un passaggio fondamentale per permettere allo stesso telescopio di poter osservare il cielo “assicurandosi nel contempo diversi vantaggi”, come riferisce Hwupgrade.it. Intanto gli specchi primario e secondario sono stati portati in posizione per essere poi pronti all’allineamento definitivo.

James Webb, 24/1/2022 - Computermagazine.it
James Webb, 24/1/2022 – Computermagazine.it

IL TELESCOPIO JAMES WEBB VERSO IL PUNTO DI LAGRANGE: TUTTI I DETTAGLI

Affinchè si completi questa operazione delicata bisognerà comunque attendere cinque mesi, tenendo conto che ogni segmento (in totale sono 18, realizzati in berillio e ricoperti di uno strato d’oro e di vetro), dovrà muoversi singolarmente. In ogni caso, raggiungere il punto di Lagrange permetterà al James Webb di ottenere alcuni vantaggi importanti, e per riuscire a raggiungere la meta, gli ingegneri a terra effettueranno una manovra chiamata MCC2 (mid-course correction burn), l’ultima prima dell’arrivo presso l’orbita finale, e che va ad aggiungersi alle due manovre MCC1a e MCC1b che erano servire al telescopio a recuperare velocità dopo l’allontanamento dalla Terra. La manovra si verificherà quest’oggi, lunedì 24 gennaio 2022, alle ore 20:00 italiane, un evento che sarà tra l’altro anticipato da una diretta web via Youtube e altri canali ufficiali da parte della Nasa. Ma come mai il James Webb andrà a posizionarsi in quella parte dello Spazio?

A spiegarlo sono stati gli ingegneri dell’agenzia spaziale degli Stati Uniti, che hanno sottolineato che in quel punto dello Spazio le forze gravitazionali di Sole e Terra sono in equilibrio. Inoltre, si è scelto di non posizionarsi precisamente nel punto L2 ma di orbitarci attorno, in quanto posizione più semplice da raggiungere e soprattutto più efficiente dal punto di vista del carburante, che come ben si sa nelle missioni al di la dei confini terrestri rappresenta uno dei grandi problemi fino ad oggi irrisolti. Al momento non sono previste soluzioni per rifornire il James Webb ma in ogni caso non è da escludere che da qui ai prossimi 20 anni possa essere trovata una soluzione inedita, visto che quelle fino ad ora selezionate sono risultate essere tutte molto costose o particolarmente complesse da portare a termine. In ogni caso ad oggi il telescopio si trova a 1.42 milioni di chilometri dalla Terra, quindi ha completato il 97% circa del suo viaggio.

Impostazioni privacy