Gli esseri umani su Marte? Ecco il progetto di ESA per i viaggi spaziali in ibernazione

Le agenzie spaziali di tutto il mondo, a cominciare dalla Nasa e dall’Esa, sono al lavoro da anni sulla possibilità di far sbarcare gli essere umani su Marte. Riusciti nell’impresa di mettere piede sulla Luna, ora gli ingegneri sono concentrati sulla possibilità di esplorare dal vivo il pianeta marziano, quello che sta catalizzando l’attenzione degli addetti ai lavori negli ultimi anni.

Ibernazione, 1/2/2022 - Computermagazine.it
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Ovviamente si tratta di un obiettivo non raggiungibile in tempi brevi, ma solo fra qualche decina d’anni, visto che al momento non esistono tecnologie in grado di affrontare un viaggio di tale tipo in totale sicurezza per l’uomo. Restare a lungo nello spazio, come capita ad esempio agli astronauti che permangono per mesi sulla Iss, la stazione spaziale internazionale, provoca delle modifiche al corpo umano, di conseguenza raggiungere Marte, con un viaggio che potrebbe durare diversi anni, rappresenta una problematica per il momento insormontabile.

Ibernazione, 1/2/2022 - Computermagazine.it
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L’ESA PENSA A VIAGGIO SU MARTE IN IBERNAZIONE: ECCO I DETTAGLI

Ecco che quindi l’Esa, l’agenzia spaziale europea, starebbe pensando ad un viaggio in ibernazione, di modo da permettere agli astronauti di sopravvivere sia all’andata che al ritorno. Si tratta di qualcosa che fino ad oggi abbiamo visto spesso e volentieri nei film di fantascienza, ma che non è mai stato applicato nella pratica, rimanendo quindi relegata ad Hollywood. Ma l’Esa, come detto sopra, ci sta pensando seriamente, e in un recente studio di tipo Mission Concept and Requirements Assessment (MicRA) dal titolo di “European space agency’s hibernation (torpor) strategy for deep space missions: Linking biology to engineering”, si è appunto affrontata la questione ibernazione, studiando sia la parte biologica, sia quella ingegneristica, per cercare di capire come effettuare in pratica un’ibernazione.

Secondo i ricercatori, un astronauta potrebbe aver bisogno di circa 30 chilogrammi fra acqua e cibo per due anni di viaggio di Marte (andata, permanenza e ritorno), ma bisognerà tenere conto anche delle radiazioni che si trovano nello spazio a tali distanze dalla Terra e che potrebbero risultare fatali per l’uomo. L’idea è quella di ibernare l’uomo e nel contempo ridurre il suo metabolismo del 10/20 per cento rispetto a quello standard, e ciò permetterebbe di diminuire anche il sostentamento dello stesso. Per superare questa sfida gli ingegneri si stanno ispirando agli orsi, che tendono appunto ad ingrassare prima dell’inverno e del letargo, e che sono in grado di attuare una strategia di “torpore terapeutico”, di modo da rimanere in una sorta di stato di incoscienza e con una temperatura corporea più bassa rispetto a quella solita. Realtà o fantascienza? Tra qualche anno probabilmente ne sapremo di più.

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