Lanciato il satellite italiano SkyMed dopo continui rinvii: ecco la sua missione

E’ stato finalmente lanciato nello spazio nelle scorse ore, il satellite italiano SkyMed. Dopo quattro rinvii consecutivi, alla fine il decollo è riuscito presso il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, tramite un razzo Falcon 9 della SpaceX, la compagnia aerospaziale di Elon Musk.

SkyMed, 2/2/2022 - Computermagazine.it
SkyMed, 2/2/2022 – Computermagazine.it

Si tratta del secondo satellite in orbita della nuova generazione degli stessi, la Csg, promossa dall’Asi, l’agenzia spaziale italiana, nonché dal ministero della difesa, con il contributo del ministero dell’Università e della Ricerca. Grazie a questo nuovo lancio, come scrive Rai News, diventano sei i satelliti attualmente in orbita di conseguenza l’Italia potrà osservare la Terra ancora meglio di quanto fatto fino ad oggi.

SATELLITE ITALIANO COSMO SKYMED LANCIATO REGOLARMENTE: E’ IL SESTO NELLO SPAZIO

“Questo lancio – si legge sul sito dell’Asi – consentirà di proseguire l’operatività dell’intera costellazione Cosmo SkyMed in orbita da più di quindici anni aumentandone le capacità complessive. Il programma raggiungerà quindi l’ennesimo importante traguardo, in linea con gli obiettivi prefissati dall’ASI e dal Ministero della Difesa. Obiettivo primario di Csg è fornire ad un’utenza duale, civile e militare, i servizi di Osservazione della Terra attraverso un ampio portfolio di prodotti, ottenuti nelle diverse modalità operative del sensore Sar (Radar ad Apertura Sintetica), sia a campo stretto e risoluzione ultra-fine che a campo largo”. Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca, ha commentato: “Uno dei punti di forza del settore spaziale e aerospaziale del nostro Paese è la completezza della sua filiera industriale e della ricerca Questa autonomia strategica ha permesso di sviluppare, negli anni, capacità ed expertise di forte competitività internazionale e proprio in questo contesto è stata concepito e realizzato COSMO-SkyMed. Grazie ai satelliti di Seconda generazione avremo una qualità dei dati ottenuti ancora migliore e la possibilità, per esempio, di continuare a studiare, con precisione e puntualità sempre maggiori, i trend dei processi naturali e antropici che la comunità scientifica italiana e internazionale stanno monitorando da più di un decennio proprio attraverso questa costellazione. Dovendo affrontare transizioni ecologiche e cambiamenti climatici, agire su questo fronte e investire nella ricerca può rivelarsi determinante”.

Infine il pensiero di Vittorio Colao, noto manager nonché attuale ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale con delega allo spazio: “Il lancio del nuovo satellite della seconda generazione della costellazione di Cosmo-SkyMed dimostra tutta l’ambizione italiana nel campo dell’Osservazione della Terra e la nostra straordinaria competenza nei payload radar (Sar)”. Colao ha voluto ricordare che “i 5 satelliti in orbita, dal 2008 a oggi hanno acquisito 2 milioni di immagini, monitorando 7 miliardi di chilometri quadrati, circa 14 volte l’intera area del pianeta, riusciamo inoltre a sviluppare un numero maggiore di applicazioni in aree strategiche quali i cambiamenti climatici, l’agricoltura di precisione, il controllo delle infrastrutture critiche, la gestione delle emergenze (incendi, terremoti, inondazioni), la sicurezza marittima e il controllo delle coste e grazie a Telespazio e Asi i dati Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo”.

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