La censura di Putin porta i primi “caduti”, come l’editore russo Mark Bernstein

Negli scorsi giorni la Russia ha introdotto una durissima legge nei confronti dei media, norme rigidissime che se violate possono portare fino ad una detenzione di 15 anni in carcere. In poche parole, è vietato usare termini come “guerra”, “conflitto” e “invasione”, e più in generale, condannare l’operato dell’esercito russo.

Mark Bernstein, 13/3/2022 - Computermagazine.it
Mark Bernstein, 13/3/2022 – Computermagazine.it

Molti i giornalisti che sono scappati dalla Russia negli ultimi giorni, ma chi è rimasto si è dovuto adattare ed evidentemente non è quanto accaduto a Mark Bernstein, editor russo di Wikipedia. Come riferito da Hwuapgrade.it e da numerose altre testate, questi è stato arrestato nelle scorse ore dagli agenti russi in Bielorussia con l’accusa di corruzione e di aver preso parte al crimine organizzato.

ARRESTATO MARK BERNSTEIN, EDITOR RUSSO DI WIKIPEDIA

A mettere le manette ad uno degli autori più in vista per quanto riguarda la Wikipedia della Russia, sono stati gli uomini della Direzione generale, così come rivelato dal quotidiano bielorusso Zerkalo, ma anche dal canale Telegram di GUBOPiK che ha pubblicato il video del suo arresto, con tanto di immagine e anche il motivo dell’arresto, ovvero, “distribuzione di false informazioni anti-russe”. Il filmato poco dopo è risultato inaccessibile così come altre informazioni, ma sono numerose le conferme della notizia, così come quanto riportato dalla giornalista Victoria Song della testata The Verge, che ha assicurato con certezza la veridicità delle informazioni pubblicate nelle ultime ore. Mark Bernstein, come ricorda Hwupgrade.it è una sorta di celebrità di Wikipedia con più di 200mila modifiche realizzate nel corso degli anni alle varie voci enciclopediche, risultando essere fra i 50 autori più attivi della stessa enciclopedia online, e godendo di conseguenza di grande reputazione.

Non è da escludere che l’arresto sia la conseguenza di qualche modifica effettuata negli ultimi giorni in merito appunto alla guerra in Ucraina, e che abbia fatto scattare la tagliola dei russi. “Come sempre, Wikipedia – ha commentato la notizia dell’arresto Wikimedia Fundation – è un’importante fonte di informazioni affidabili e fattuali, specialmente in periodi di crisi. In riconoscimento di questo importante ruolo, non ci tireremo indietro di fronte agli sforzi per censurare e intimidire i membri del nostro movimento. Sosteniamo la missione di fornire conoscenza gratuita a tutto il mondo”. L’enciclopedia risultava da tempo nel mirino delle autorità governative di Mosca, e la Roskomnadzor, l’autorità per la regolazione dei media, aveva inviato una nota indicando come false alcune informazioni contenenti nella pagina riguardante proprio l’invasione russa in Ucraina. Wikipedia è da sempre l’enciclopedia per eccellenza sul web: ma come nasce e quali sono i suoi segreti? Per scoprire tutto potrete leggere questo interessante libro in vendita su Amazon.

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