Cina prepara nuovo test per deviare un asteroide: avanti nel programma di difesa planetario

Gli asteroide che minacciano la Terra sono sempre più presi in considerazione da parte delle agenzie spaziali mondiali. Nonostante quella del masso che cade sul nostro pianeta, spazzando via l’umanità, resti più che altro una fantasia hollywoodiana, il mondo vuole trovarsi pronto nel caso in cui la minaccia divenisse reale, e un “sasso stellare” dovesse puntare dritto verso la Terra.

Asteroide, 27/4/2022 - Computermagazine.it
Asteroide, 27/4/2022 – Computermagazine.it

Vi abbiamo parlato spesso e volentieri della missione DART della Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, in collaborazione con l’Esa, l’agenzia spaziale europea: consiste in poche parole nello sparare una navicella nello spazio, colpendo l’asteroide e deviando la sua traiettoria nel caso in cui lo stesso dovesse puntare dritto verso di noi.

Asteroide, 27/4/2022 - Computermagazine.it
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CINA, TEST PER DEVIARE UN ASTEROIDE: PRONTA LA MISSIONE SIMILE ALLA DART

La Cina sta pensando a qualcosa di simile e starebbe lavorando ad un programma di difesa planetaria dagli asteroidi che si basa sulla “deflessione come conseguenza di un impatto cinetico”, scrive Hdblog.it, e di cui si è cominciato a parlare a partire dallo scorso anno. Inizialmente si era presa in considerazione l’idea di bombardare l’asteroide Bennu con 23 razzi Long March-5B, gli stessi utilizzati durante la missione di raccolta campioni OSIRIS-REx, in quanto considerato potenzialmente pericoloso per la Terra, ma nelle ultime ore sono emersi ulteriori dettagli in merito a questa particolare missione. “Non si parla più di un obiettivo definito – scrive Hdblog.it trattando l’argomento – ma la linea d’azione resterà la medesima: l’idea è trovare un asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra ed eseguire un test d’impatto cinetico entro il 2026”.

“Per alcuni è una buona notizia – prosegue il portale specializzato – mentre per altri rappresenta una nuova preoccupazione, poiché la Cina mantiene un buon livello di segretezza su qualsivoglia operazione militare o aerospaziale, inoltre i razzi Longmarch-5B utilizzati dai cinesi non sono ricordati con affetto da nessuno (lo scorso anno il primo stadio di uno di questi razzi rischiò di schiantarsi su zone popolose della Terra)”. Il nuovo piano di difesa planetario prevede inoltre un software di allerta precoce che analizzerà le traiettorie degli asteroidi con un monitoraggio costante. Si tratta quindi di una missione molto simile al sopracitato DART, che ha preso via ufficialmente lo scorso anno. L’asteroide Dydimos sarò colpito a settembre 2022 da un razzo Falcon 9 ad una velocità superiore ai 24mila chilometri. A questo punto non ci resta che iniziare il conto alla rovescia per scoprire prima di tutto l’esito della missione americana e nel contempo i prossimi sviluppi legati al progetto di Pechino.

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