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Stop alla censura sui social? Potrebbero diventare VM18, la novità lascia tutti basiti

La privacy sui social network potrebbe cambiare in maniera radicale d’ora in avanti: ecco che cosa hanno in mente le più grandi compagnie tech esistenti.

Il discorso della sicurezza online è sempre stato più che variegato, specialmente quando si parlava di proteggere i social network da possibili minacce o da foto fin troppo esplicite. Ora, se quella possibilità è stata negata per un periodo di tempo molto lungo – cioè fino a questo momento, tanto per intenderci -, è possibile che alcune aziende decidano di abolire una regola che è sempre stata una fondamenta dei dettami dei social.

i social network sono censurati – Computermagazine.it

La prima a fare il grande passo è Meta, la stessa che vorrebbe rivedere la policy per quanto riguarda la pubblicazione dei capezzoli e sulle nudità degli adulti. Si tratta indubbiamente di un tema che nell’ultimo decennio ha fatto discutere, specie dopo le proteste delle mamme che allattano e del movimento “Free the Nipple”. Chi di voi ha seguito queste vicende ne avrà memoria sicuramente.

La nudità non sarà più vietata?

Il pensiero è stato reso pubblico quando Oversight Board, ossia il consiglio di sorveglianza indipendente di Meta composto da esperti, giuristi e accademici, ha chiesto una revisione delle regole che vietano le immagini a torso nudo delle donne. Sino ad oggi quelle degli uomini non sono mai state vietate, motivo per cui Meta dovrebbe rivedere alcuni criteri basandosi su dei diritti oggettivi e non sessisti.

Che venga tolta? – Computermagazine.it

L’azienda di Instagram e Facebook ha dovuto prendere in considerazione l’idea di riguardare le sue regole ferree dopo una censura, precisamente quella attuata da parte del social ai danni di un account gestito da una coppia americana transgender che raccoglieva fondi per un intervento chirurgico. Quello che venivano mostrati erano dei contenuti che riportavano la foto del petto nudo di una persona, con i capezzoli coperti e accompagnati da informazioni precise.

Queste avevano a che fare con l’assistenza sanitaria per le persone transgender, le operazioni di chirurgia al seno e alcuni link per raccolte fondi di beneficenza. Tuttavia, sono stati rimossi dopo le segnalazioni degli utenti e poi ripristinati grazie al ricorso della coppia, ma non è finita qui. Infatti, l’Oversight Board ha voluto prendere l’iniziativa per poter parlare in modo approfondito di questa vicenda una volta per tutte.

Meta, che ha approvato la richiesta, ha fatto sapere tramite un portavoce che: “Accoglie con favore la decisione del consiglio su questo caso. Sta costantemente evolvendo le politiche per contribuire a rendere le piattaforme più sicure per tutti. Si può fare di più per supportare la comunità LGBTQ+, e questo significa lavorare con esperti e organizzazioni di difesa LGBTQ+ su una serie di problemi e miglioramenti del prodotto“.

Sebastiano Spinelli

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