Cellulare scarico troppo in fretta? Ecco di chi sarebbe la colpa, come arginare il problema?

Se il nostro smartphone si scarica molto velocemente state tranquilli, non è colpa vostra. Che cosa causerebbe questo consumo eccessivo di batteria?

Un dispositivo elettronico può consumare più energia del solito per ragioni più che differenti, tant’è che le cause non possono essere trovate molto facilmente come si potrebbe pensare. Sarebbe necessario controllare a fondo le impostazioni e valutare ogni singolo fattore, motivo per cui riteniamo che sia ragionevole approfondire questo argomento per evitare che il device si guasti.

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Attenti a come gestite la batteria – Computermagazine.it

Ma nello specifico c’è qualcosa che potrebbe effettivamente causare dei problemi. Ne ha parlato George Hayward, un ex dipendente di Facebook che ha dichiarato che le app del gruppo possono scaricare segretamente le batterie degli smartphone che le utilizzano. Questa pratica, nota come “test negativo” tanto per intenderci, permette alle aziende tecnologiche di testare alcune funzionalità sull’app in poche parole.

Facebook ci consuma la batteria, di nascosto, per testare le sue app?

Il suo caso è emblematico, perché pare che sia stato licenziato l’anno scorso per essersi rifiutato di prendere parte alla realizzazione di queste pratiche, da lui ritenute scorrette. In virtù di questa situazione ha pensato di denunciare la compagnia al tribunale federale di Manhattan per ottenere giustizia. La vicenda però non finisce qui, perché c’è molto altro da raccontare: ecco in che modo è continuata.

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Non trattarla bene potrebbe portare a dei problemi – Computermagazine.it

George Hayward, tanto per cominciare, avrebbe lavorato all’app di Facebook Messenger, la stessa che permette a milioni di utenti di inviare messaggi, contenuti multimediali, documenti e di effettuare chiamate e videochiamate, configurandosi come strumento cruciale per la comunicazione in molti Paesi moderni. Non è un caso, infatti, che l’app abbia 1,3 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo.

Al di là di questi risultati, George Hayward si è rifiutato categoricamente di prendere parte al progetto, e venendo sostenuto anche dall’avvocato Dan Kaiser ha dichiarato che: “Ti rifiuti di fare questi test per loro e poi scopri che se dici al tuo capo che qualcosa è illegale non va molto bene. La maggior parte degli utenti non ha idea che Facebook o altre società di social media siano in grado di scaricare intenzionalmente la batteria di uno smartphone. È chiaramente una pratica illegale. È frustrante sapere che la batteria del mio telefono possa essere manipolata da chiunque”.

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