Intelligenza Artificiale, arrivano regole ferree: da adesso questo è assolutamente vietato

La potenza dell’Intelligenza Artificiale inizia a spaventare. L’UE ha quindi deciso di implementare delle regole ferree: cosa sarà vietato.

Negli ultimi mesi non si fa altro che parlare di Intelligenza Artificiale e della sua potenza. Tutto ciò è dovuto dall’incredibile potenza di ChatGPT che ha sconvolto il mondo della tecnologia. Adesso tutti i colossi stanno puntando sull’IA, ma nel frattempo c’è chi prova a mettere regole allo sviluppo, come ad esempio l’Unione Europea che ha deciso di lanciare le prime regole a riguardo.

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Sono ore calde per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. In questi mesi non si fa altro che parlare della potenza di ChatGPT, la chatbot che ha spinto tutti a puntare sull’IA. Da Microsoft a Google, tutti i colossi dell’hi-tech adesso sono pronti a sviluppare la loro personalissima intelligenza artificiale. Gli stessi sviluppatori di Open AI si sono detti preoccupati dalla potenza che potrebbe raggiungere la chatbot in futuro.

Così L’Unione Europea è voluta correre ai ripari impostando le prime regole a riguardo. Il Parlamento Europeo ha quindi deciso di dare il via libera al primo AiAct. Stiamo quindi parlando del primo regolamento ufficiale per l’intelligenza artificiale. Ad approvare il testo ci hanno pensato le commissioni Giustizia e Mercato Interno dell’Eurocamera con 84 voti a favore, sette contrari e 12 astenuti.

Intelligenza Artificiale, l’Ue lancia le prime regole: approvato il testo

Sono diversi i divieti imposte tra cui il divieto totale di utilizzo di tecnologie a Intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici in Ue. La volontà dei deputati dell’Unione Europea è quella di garantire una supervisione di persone umane trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente.

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Inoltre c’è anche la ricerca di una definizione uniforme per l’intelligenza artificiale progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico. Non solo, l’Unione Europea ha voluto vietare il raschiamento indiscriminato di dati biometrici da social media o filmati di sistemi tv a circuito chiuso che si basano sul riconoscimento facciale.

Questa tecnologia, infatti, andrebbe a violare i diritti umani e il diritto alla privacy. Verranno messi al bando anche tutti quei sistemi che impiegano tecniche subliminali o intenzionalmente manipolative sfruttando le persone più vulnerabili. L’obiettivo principale è quello però di imporre i divieti sui vari sistemi di identificazione.

Infine sempre il Parlamento dell’Ue ha voluto ampliare la classificazione delle aree ad alto rischio che adesso includerà anche i danni alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente delle persone. I fornitori di modelli di fondazione, in grado di garantire una protezione dei diritti fondamentali della salute e della sicurezza e dell’ambiente, adesso dovrebbero anche rispettare i requisiti di progettazione, informazione e ambiente, registrandosi alla banca dati Ue.

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