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Photoshop 2021: il nuovo filtro cambia il cielo con un click

L’ultima versione di Adobe Photoshop include un nuovo filtro che, con un semplice tasto, cambierà il cielo secondo i nostri gusti. 

Filtro Foto di SplitShire da Pixabay

Dopo la notizia dei filtri neurali per il ritocco automatico dei ritratti, Photoshop ci informa di un’altra funzione che sarà inclusa nella versione 2021. Si chiama “sostituzione cielo” e non rientra nemmeno nella lista dei filtri, ma si trova nel pannello “modifica”.

La parola “sostituzione” è del tutto ingannevole perché, anche se permette di acquisire un cielo da una foto e spostarlo in un’altra, questa impostazione farà ben altro.

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Come funziona “sostituzione cielo”

Photoshop Foto di Caio da Pexels

Entrando nel dettaglio, non dovremo fare altro che copiare il cielo da una foto ed inserirlo in un’altra. Poi l’applicazione adatterà automaticamente le luci, i colori, le sfumature in tutta la foto. In questo modo, non sarà necessario apportare altre modifiche. La nuova funzione permetterà, con un clic, di modificare la foto in modo estremamente rapido.

Ovviamente, un cielo troppo diverso dal precedente non riuscirà ad adattare tutti gli elementi della foto in maniera corretta. Ad esempio, la differenza tra un cielo mattutino ed uno notturno è tale da non poter conformare colori e luci.

È disponibile un’ampia gamma di cieli, dai più luminosi ai più cupi, dai cieli del nord ai cieli del sud. Insomma, potremmo rimpiazzare il cielo di Milano con uno caratteristico della Norvegia: sarebbe un esperimento sorprendente! Naturalmente, è possibile inserire il proprio cielo (quello di una foto scattato col nostro smartphone, ad esempio) e caricarlo nell’archivio, in modo da poterlo riutilizzare in altre foto.

C’è, infine, il filtro neurale “Foschia in base alla profondità”. Quest’ultimo, come il precedente, è stato testato da DDAY che ha riscontrato un adattamento della foschia poco coerente alla foto. Sembra non vada totalmente in profondità, pertanto il risultato non è proprio quello sperato.

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Rita Riccio

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