Una nuova tecnologia fotografica per catturare colori invisibili all’occhio umano e individuare cellule tumorali

L’occhio umano è incapace di percepire alcuni colori, l’infrarosso e l’ultravioletto. Una ricerca condotta dall’Università di Tel Aviv permetterà di catturarli in una fotografia.

Colori infrarossi
Colori infrarossi Photo by Wolfgang Hasselmann on Unsplash

I nostri occhi riescono a distinguere tanti colori e tante sfumature. Ma ce ne sono alcune che i nostri occhi non possono vedere. Per questo, l’Università israeliana di Tel Aviv ha condotto una ricerca per sviluppare una nuova tecnologia fotografica in grado di catturare questi colori.

La ricerca, ad opera dei dottori Michael Mrejen, Yoni Erlich, Assaf Levanon e Haim Suchowski, è stata pubblicata sul numero di ottobre 2020 di Laser & Photonics Reviews.

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I colori e le sfumature invisibili all’occhio umano

Colori ultravioletti
Colori ultravioletti Photo by Shayna Take on Unsplash

Per entrare nel dettaglio della ricerca, il dottor Mrejen ha spiegato che l’occhio umano raccoglie i fotoni a lunghezze d’onda comprese tra 400 nanometri e 700 nanometri, ovvero tra il blu e il rosso. In realtà, al di sotto dei 400 nanometri c’è la radiazione ultravioletta e sopra i 700 c’è quella infrarossa, che si divide in infrarosso vicino, medio e lontano.

Questa nuova tecnologia permetterà, attraverso una fotocamera, di convertire il medio infrarosso in una frequenza percepibile dall’occhio umano. Qualcuno potrebbe dire che esistono già fotocamere in grado di fare questo. Però, le normali fotocamere (camere termiche o digitali) riproducono immagini monocromatiche. Questa nuova fotocamera permetterà di distinguere tutte le sfumature cromatiche e a costi più bassi delle odierne macchine.

L’altra grande novità di questa scoperta riguarda la medicina. C’è un’alta percentuale di probabilità che questa tecnologia possa essere di supporto nell’individuazione di cellule tumorali. Questo perché alcune di essere hanno, effettivamente, frequenze cromatiche difficilmente riconoscibili dai nostri occhi. Estendendo il discorso all’ambiente, sarebbe possibile distinguere elementi come l’idrogeno, il carbonio, il sodio e la possibilità di monitorare il livello d’inquinamento.

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