Apple accusata di violazione della privacy, la risposta dell’azienda

Accuse di violazione della privacy a carico della Apple che ha prontamente risposto ed ora dovrà difendersi in tribunale

Apple

Negli scorsi giorni un attivista europeo aveva accusato l’Apple di violazione della privacy a causa dei suoi strumenti di tracciamento e prontamente è arrivata la risposta della società che ha definito inaccurate le affermazione. Ora la vicenda si sposterà in tribunale dato che quest’ultimo ha citato a San Jose, California, in giudizio la società. “Chiunque abbia usato un iPhone per navigare in internet, forse per trovare l’anima gemella o anche per trovare info su una malattia o addirittura per prenotare una vacanza, ha inviato tutto alla Apple che, a sua volta, le avrà inviate alla società di marketing”. Questa la causa della denuncia.

Due giorni fa, inoltre, un gruppo viennese chiamato NOYB (None Of Your Business) ha presentato due reclami alle autorità per la protezione dei dati in Germania e Spagna. E’ stato chiesto di rendere illegale il servizio  chiedendo loro di rendere illegale il servizio Identifier for Advertisers (IDFA) dell’azienda di Cupertino. L’organizzazione no profit spiega testualmente che “Apple inserisce codici che sono paragonabili a un cookie nei suoi telefoni senza alcun consenso da parte dell’utente”.

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Apple: “Le nostre politiche sono conformi alla legge europea”

Apple (via Apple)

Le critiche di NOYB sono ritenute inesatte dalla società fondata da Jobs che, dopo un nuovo rapporto, ha affermato di rispettare pienamente tutte le leggi europee sulla privacy: “Le nostre pratiche sono conformi alla legge europea e supportano e promuovono gli obiettivi del GDPR e della direttiva ePrivacy, che è quello di dare alle persone il pieno controllo sui propri dati. Apple non accede né utilizza l’IDFA sul dispositivo di un utente per nessuno scopo”.

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