La corte suprema della Svezia ha confermato l’esclusione della Huawei dall’asta per l’appalto delle infrastrutture per la tecnologia 5G
L’Huawei, insieme alla ZTE, è ufficialmente esclusa dell’asta per le frequenze 5G in Svezia. Dopo il ban da parte della Post and Telecom Authority, l’azienda aveva deciso di procedere per vie legali ottenendo però la respinta anche da parte del tribunale.
La Corte amministrativa ha affermato che “una sentenza della Corte d’appello amministrativa in un caso relativo alla legge sulla comunicazione elettronica è definitiva e quindi non può essere impugnata, dunque l’appello dovrebbe essere respinto”.
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L’Huawei starebbe ora attendendo altri due appelli presentati a novembre sulla stessa questione. La compagnia ha fatto sapere inoltre che avviare un’asta sulle infrastrutture 5G mentre il divieto è ancora soggetto a revisione, potrebbe avere gravi conseguenze.
Un portavoce di Huawei, in merito alla questione, ha affermato che “la speranza era che la corte avesse un approccio più ampio alla questione della legge, considerando l’appello per altri motivi”.
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La stessa Ericsson, azienda svedese e rivale dell’Huawei, si è detta contraria anch’essa a quanto deciso dalla PTS. Il CEO Börje Ekholm ha anche affermato che, se il divieto dovesse sussistere, Ericsson sarebbe pronta a lasciare la Svezia. Questa decisione perché il ban limiterebbe la libera concorrenza ed il commercio, oltre che ritardare lo sviluppo del 5G.
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