App Immuni? No, era un terribile virus che prendeva il possesso dello smartphone

Virus travestito da app Immuni
App Immuni? No, un virus (IlMessaggero)

Un’applicazione Immuni fake che faceva scattare il download di un virus informatico. E’ questa l’ultima truffa online segnalate da Cert-Agid, struttura del Governo che si occupa di cybersicurezza, che ha appunto denunciato questa nuova frode cibernetica. Come anticipato sopra, l’utente ignaro pensava di scaricare la famosa applicazione Immuni per tracciare i casi di covid, ma in realtà apriva le porte dei proprio dispositivi al criminali informatici. «I criminali informatici – ha denunciato Cert-Agid – stanno diffondendo una versione fake della stessa app attraverso domini creati ad hoc». E ancora: «A segnalare la presenza della fake app Immuni è stato il gruppo di ricercatori di Malware Hunter Team (MHT) attraverso un tweet», poi grazie anche «al contributo di D3Lab, sono stati individuati i domini che ospitavano la fake app».

App Immuni travestita da virus Alien
App Immuni? No, era un virus (Repubblica)

LEGGI ANCHE Il phishing punta sempre ai conti correnti bancari: 11 attacchi in 7 giorni

APP IMMUNI FAKE NASCONDEVA VIRUS: I CONSIGLI PER EVITARE QUESTE TRUFFE

Scaricando la fake app di Immuni si scaricava nel contempo anche un virus chiamato Alien, che può prendere il controllo dello smartphone del malcapitato, arrivando nei casi più dannosi a svuotare il conto corrente dello stesso utente. Ovviamente i criminali informatici sono sempre abili nel mantenersi al passo con i tempi, e sono consci di dover sfruttare queste applicazioni nuove, legate al covid, per penetrare i sistemi degli utenti. Cert-Agid ha ricordato infatti come non è la prima volta che l’app Immuni (che ha superato ben 10 milioni di download), viene presa di mira in tal senso, e già durante il mese di giugno 2020 era scattata una campagna di virus informatici via email, che aveva l’obiettivo di far scaricare un file denominato “Immuni”, e che invitava poi chi lo scaricava a cliccare su un sito fasullo, un’imitazione di quello della Federazione Ordini dei farmacisti italiani, per sottrarre dati in maniera fraudolenta. Il nostro consiglio è sempre lo stesso: se avete il sospetto che si tratti di una truffa, fate un breve giro su Google per scoprire se vi sono notizie sull’argomento, e in ogni caso, mai fornire dati e informazioni sensibili a persone che non conoscete, e soprattutto, mai fare click su link strani.

Impostazioni privacy