Ps5 disponibile… ma solo per i bagarini. Già, proprio così, perchè stando ad un report citato da IGN Usa in merito alle vendite della quinta console di casa Sony oltre oceano, il mercato dei reseller ha interessato un numero molto importante di Ps5, per una percentuale compresa fra il 10 e il 15% del totale. Significa che più di una console su 10 vendute negli Stati Uniti è stata acquistata non attraverso i canali ufficiali, e soprattutto, non a prezzo di fabbrica. Tenendo conto che la Ps5 non è mai stata di fatto disponibile da quando è stata lanciata sul mercato, i videogiocatori americani (ma anche negli altri paesi la situazione è stata simile), si sono lanciati alla ricerca della console giapponese sul web, e spesso e volentieri l’hanno acquistata a prezzi folli. Tramite il report di cui sopra è stato infatti individuato quanto abbiano pagato in media ai bagarini i vari utenti, leggasi 849 dollari per la versione standard, e qualcosa in meno, 799 per quella digital, a fronte dei rispettivamente 499 e 399 dollari di prezzo di listino, praticamente la metà.
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PS5 DA RECORD PER I BAGARINI: 15 MILIONI DI DOLLARI AL MESE
Tenendo conto di queste cifre importanti, è stato calcolato che in totale i bagarini americani hanno ottenuto di profitti, quindi quello che effettivamente si sono messi in tasca, ben 43.2 milioni di dollari, all’incirca 15 milioni di dollari al mese di guadagni. Il rapporto citato da Ign Usa tiene conto delle aste che si sono concluse con esito positivo per i venditori, ma non ha invece preso in considerazione le truffe, quegli annunci su false Ps5 vendute ma mai arrivate al compratore per cui si potrebbero scrivere pagine e pagine di notizie. Chiaro come i 42 milioni di dollari di cui sopra dovrebbero far riflettere gli addetti ai lavori, per cercare di capire se ci sia un modo per porre un freno a questa brutta pratica di bagarinaggio che di fatto ha quasi monopolizzato le vendite di Ps5 in questi primi mesi.