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Parler ha licenziato il suo CEO

Parler ha licenziato il suo CEO e co-fondatore John Matze dopo quanto successo nei fatti del Campidoglio statunitense. 

Parler (logo via parler.com)

Parler perde un altro, l’ennesimo, pezzo. Dopo che la piattaforma social è stata cancellata da internet, il CEO nonché fondatore dell’app John Matze, ha affermato di essere stato licenziato dal consiglio di amministrazione della sua azienda. A riportare le parole dell’ormai ex dirigente di Parler, Fox News e The Wall Street Journal. A riprova della conclusione dei rapporti tra Matze e Parler, la pagina LinkedIn dell’ex dirigente, dove è segnata la fine dell’occupazione a gennaio 2021.

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Quando citiamo Parler, parliamo del social network al centro della bufera dopo quanto è avvenuto a inizio gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti. Una rivolta che ha visto coinvolti numerosi iscritti alla piattaforma social pro-Trump, rimossa successivamente sia da Apple che da Google dai loro rispettivi store. Anche Amazon ha deciso di tagliare i ponti con Parler, interrompendo immediatamente l’hosting del sito web AWS dell’azienda. Vani i tentativi di venirsi incontro, sia da parte di Parler che dai colossi dell’informatica al quale hanno chiuso la porta in faccia.

Parler ha licenziato il suo CEO: ecco le motivazioni

John Matze, CEO di Parler (via foxnews.com)

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Le motivazioni dietro il licenziamento di Matze? Come ha confermato lo stesso ex CEO, una visione agli antipodi per quanto riguarda la libertà di espressione e la moderazione dei contenuti hanno portato all’inevitabile divorzio con il consiglio di amministrazione dell’azienda. Non solo, a mettere ulteriore carne sul fuoco una possibile falla nella privacy dei suoi iscritti. È infatti emerso che Parler abbia raccolto ben più dati di quanti si è soliti condividere con un social network, tra cui dettagliate posizioni geografiche. Informazioni che si sono tuttavia rivelate utili nell’individuare i rivoltosi coinvolti nell’attacco al Campidoglio.

Fabio Alberti

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