Brigitte Macron: “Fortnite terribile, crea dipendenza”. E’ polemica

E’ polemica in Francia ma in generale nel mondo dei videogiochi dopo le dichiarazioni della Premier Dame, la moglie del presidente francese, Brigitte Macron. Parlando negli scorsi giorni durante una vista alla Maison des adolescents du Loir-et-Cher, a Blois, ha spiegato: “Fortnite è terribile… Quando i giovani giocano a giochi del genere, come riesci a farli smettere?”.

Brigitte Macron (Foto Bbc)
Brigitte Macron contro Fortnite (Foto Bbc)

Le parole, decisamente dure, hanno fatto il giro del web in breve tempo, finendo sui principali siti dei quotidiani francesi, a cominciare da Le Point, per arrivare ai giornali locali come ad esempio La Nouvelle République. La First Lady d’oltralpe è quindi allertata dalla dipendenza dei videogiochi dei giovani, aggiungendo che “Con questa crisi è ancora più complicato. L’adolescenza è già difficile e spetta a noi adulti fare il gesto”. Fortnite non ha bisogno di presentazione alcuna, tenendo conto che da quando è comparso, nel 2017, ha raggiunto il cuore di circa 350 milioni di gamer sparsi per tutti il mondo, e nel solo mese di aprile 2020, durante il primo lockdown globale, ha totalizzato la bellezza di 3.2 miliardi di ore di gioco.

Fortnite (Foto Nintendo.it)
Fortnite attaccato da Brigitte Macron (Foto Nintendo.it)

LADY MACRON ATTACCA FORTNITE, E IN QUEBEC…

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Ma propria per questa sua fama, molti hanno puntato il dito nei confronti di Fortnite nel corso degli anni, come quanto avvenuto nell’ottobre del 2019, quando uno studio legale del Quebec, aveva presentato un’azione collettiva contro lo stesso gioco di Epic Games, sottolineando come lo stesso, a suo modo di vedere, fosse stato architettato per creare dipendenza, come ad esempio avviene con il gioco d’azzardo: “hanno utilizzato le stesse tattiche dei creatori di slot machine – si leggeva su un documento presentato presso la Corte Superiore – vale a dire programmi a premi variabili, per garantire la dipendenza dei suoi utenti. Il cervello manipolato per desiderare sempre di più”.

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La cosa certa è che gli stereotipi nei confronti dei videogiochi (si pensi ad esempio a quante volta GTA sia stato tirato in ballo nei casi di cronaca nera), è una piaga che continua e continuerà nonostante vi siano una serie corposa e autorevole di studi che sottolineano gli effetti benefici invece del gioco sulle persone e sugli adolescenti. Come sempre, ovviamente, non bisogna mai abusarne, ma considerare i videogiochi l’origine di tutti i mali ci pare un po’ eccessivo.

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