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Digitale Terrestre: HELP interferenze. Come risolvere il problema ricezione

Un intralcio sulla strada del Digitale Terrestre che a giugno 2022 passerà al definitivo DVB-T2. Ed è per questo motivo che il Ministero dello sviluppo economico ha dato vita a HELP Interferenze, il servizio pensato per il cittadino che riscontra problemi nella ricezione dei segnali televisivi.

Digitale Terrestre (Adobe Stock)

I disturbi potrebbero essere dovuti all’accensione da parte degli operatori di telefonia mobile delle stazioni radiobase LTE (che trasmettono in banda 800 MHz), dei 4G che potrebbero interferenza con i segnali riservati alla televisione digitale terrestre (DVB-T).

Digitale Terrestre: i due canali di HELP interferenze

Interferenza televisiva (Adobe Stock)

L’utente privato (o anche un amministratore di condominio) che riscontri interferenze nella ricezione di uno o più canali o di oscuramento totale della TV può segnalare il problema usando i due canali di Help interferenze: il sito web, oppure numero verde gratuito (800.126126).

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In presenza dei requisiti tecnici e amministrativi richiesti per l’accesso al servizio – si legge nella nota ufficiale – senza alcun costo per il cittadino, sarà inviato un antennista che effettuerà l’intervento di ripristino della corretta ricezione dei segnali televisivi presso l’indirizzo segnalato dal richiedente”.

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Una importante precisazione da tenere bene in meno: “Non si ha diritto a rimborsi, ma l’intervento è completamente gratuito”.

La realizzazione di HELP Interferenze è stata affidata alla Fondazione Ugo Bordoni, ente terzo e indipendente, che opera sotto la supervisione del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni.

Il costo del servizio e i relativi interventi tecnici degli antennisti, come stabilito dall’art. 14, comma 2-bis del Decreto Legge n. 179/2012, sono a carico degli operatori titolari delle frequenze in banda 800 MHz.

Per il momento, al netto dei problemi di ricezione, stanno cambiando solo i Mux: alcuni portano in dote nuovi canali, altri ne segnano la loro sparizione, al netto della ri-sintonizzazione.

E’ la fase iniziale, dunque, quella di assestamento nel lungo passaggio del Digitale Terrestre. Il primo grande step avverrà a settembre 2021, quando tutti i canali tv inizieranno ad abbandonare l’attuale standard di codifica MPEG-2 per passare all’MPEG-4, ossia quello che ad oggi viene usato solo per i canali HD. Il nuovo standard DVB-T2, infatti, grazie al codec di compressione video HEVC/H.

Per chi è in possesso di una tv o di un digitale del 2017, la rivoluzione non peserà minimamente. Viceversa, entro giugno 2022, bisognerà acquistarne uno nuovo (di tv o di digitale), mediante il bonus TV o attraverso lo smaltimento del dispositivo vecchio.

Antonino Gallo

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