WhatsApp: privacy a rischio in India, il governo vuole tracciare ogni singolo messaggio

WhatsApp: privacy a rischio in India. L’app di IM potrebbe scendere a compromessi con il governo indiano, il quale ha chiesto a WhatsApp la piena tracciabilità di tutti i messaggi inviati sul social.

WhatsApp spunte blu addio
WhatsApp (pixabay)

Il tema della privacy – quando si parla di WhatsApp – è indubbiamente tra i più scottanti. Non è passato molto tempo dal polverone che la stessa app di messaggistica istantanea ha sollevato in concomitanza con i cambiamenti della propria policy. In Europa, almeno per il momento, il GDPR tiene botta e ci protegge dalle volontà dei colossi dei social network. Così non è nel resto del mondo, dove – in alcuni casi – sono gli stessi governi a chiedere maggior controllo nelle attività degli utenti online.

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È proprio il caso dell’India. Secondo quanto emerso da The Economic Times, WhatsApp starebbe discutendo con il governo locale indiano circa la possibilità di condividere una tracciabilità piena di tutti i messaggi inviati dagli utenti. Dietro le richieste del governo indiano ci sarebbe una legge costruita per “tutelare la sicurezza dei cittadini su internet” ed approvata nel mese di febbraio. Così anche WhatsApp, quale social network con più di 5 milioni di utenti, è parte della categoria di app rientranti in questa casistica.

Ed è proprio l’India, per WhatsApp, uno tra i mercati più fiorenti, con 400 milioni di utenti attivi mensilmente. Sarà tuttavia impossibile venire incontro alle esigenze del governo, ha fatto sapere il social tramite i suoi portavoce. Le norme relative alla privacy degli utenti sono “inviolabili”, così come è impensabile racimolare le risorse necessarie per tenere traccia ed immagazzinare ogni singolo messaggio inviato dai quasi mezzo miliardo di utenti indiani.

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Ma contro ogni aspettativa, il governo indiano – almeno per il momento – avrebbe in parte accettato le imposizioni di WhatsApp. Dunque, sempre secondo The Economic Times, si sta cercando un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, con attenzione alle norme sulla privacy degli utenti. Tra le varie opzioni sul tavolo, l’idea è di associare un hash alfanumerico ad ogni messaggio. Questo significa che le autorità potranno intervenire laddove sia necessario decrittare i contenuti dei messaggi.

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