L’ultima idea di Facebook è quella di aprire una versione Instagram solo per bambini: le associazioni per tutela dell’infanzia disapprovano.
Dopo le tante guerre rivolte ai social network per ottenere un maggiore controllo verso i profili dei minorenni e la tutela sulle foto di bambini e giovanissimi, Facebook pensa ad un nuovo Instagram solo per bambini.
Secondo il colosso, non è giusto che i giovani debbano privarsi del piacere di interagire attraverso il mondo social. Per questo, ha proposto una piattaforma dove tale interazione avverrebbe solo tra i piccoli, senza l’interferenza di adulti e, dunque, di malintenzionati.
Difficile immaginare che questa versione riuscirebbe a tenere lontano figure di questo tipo, non sempre facili da riconoscere.
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Appena giunta la notizia, è subito partita la protesta. Una piattaforma Instagram dedicata ai bambini al di sotto dei 13 anni potrebbe rappresentare soltanto un esca per i predatori.
Come dichiarato da alcune associazioni atte alla tutela dell’infanzia, come Commercial-free Childhood and the Electronic Privacy Information Center, l’obiettivo di Facebook è quello di aumentare il numero degli utenti. Precisamente, il social network “sfrutta la paura dei giovani di perdersi e il desiderio di approvazione da parte dei pari“.
La comunicazione social si è trasformata in linfa vitale per la nostra società. Anche i più piccoli crescono con la convinzione che per essere accettati sia necessario interagire attraverso gli schermi, utilizzando il linguaggio scelto dal web.
Per questi motivi, circa 100 gruppi organizzati per la difesa dell’infanzia e dei consumatori tra Nord America, Europa, Africa e Australia hanno rivolto un appello a Mark Zuckerberg. La richiesta è di abbandonare il piano relativo alla creazione di una piattaforma Instagram per i giovanissimi.
Nella lettera delle associazioni si legge:
L’attenzione incessante della piattaforma sull’aspetto, l’auto-presentazione e il marchio presenta sfide per la privacy e il benessere degli adolescenti
Nel programma relativo al nuovo social, viene richiesto il controllo dei genitori, soprattutto per i bambini al di sotto dei 13 anni. E solo chi ha meno di 13 anni potrà aderire. Ma, come sappiamo, verificare l’età tramite le piattaforme web è cosa estremamente complessa.
La portavoce di Facebook, Stephanie Otway, ha dichiarato che la società sta lavorando con esperti di sviluppo infantile e salute mentale per dare priorità alla sicurezza e alla privacy.
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Ciononostante, i gruppi firmatari della lettera hanno ribadito l’incapacità di Facebook di proteggere i bambini e di custodire foto e video, viste le esperienze passate.
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