ISS dice addio alla Russia: dal 2025 creerà la sua stazione spaziale indipendente

ISS dice addio alla Russia. L’obiettivo è creare una stazione spaziale indipendente a partire dal 2025. 

ISS dice addio alla Russia
ISS dice addio alla Russia (Fonte foto: NASA)

La ISS perde… pezzi. No, non in quel (catastrofico) senso. Ma a quanto sembra la stazione spaziale internazionale sarà un po’ meno internazionale. Tra gli addii dei prossimi anni la Russia, uno degli stati con il maggior numero di astronauti – o meglio, cosmonauti – che hanno varcato la soglia della stazione spaziale fin dalla sua nascita.

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ISS dice addio alla Russia: pronta una stazione moderna ed efficiente

ISS dice addio alla Russia
Stazione Spaziale Voyager (fonte Twitter.com)

Il progetto, nato alla fine degli anni 90, ha visto la storica collaborazione tra Stati Uniti e Russia dopo decenni di tensioni e corse spaziali. Collaborazione a cui si sono aggiunte altri numerosi stati dell’interno globo, formando di fatto una stazione internazionale. La collaborazione di vari stati ha portato, in più di due decenni di storia, a traguardi inimmaginabili. Ma a quanto pare il futuro non potrebbe più essere lo stesso.

A parlarne il Direttore dell’agenzia spaziale Dmitrij Rogozin, il quale ha rivelato che la Russia presto si staccherà dai progetti della ISS. L’obiettivo? Costruirsi una propria stazione spaziale, indipendente e autarchica. L’anno di avvio del progetto potrebbe essere il 2025, quindi meno di un lustro per vedere la nascita di una nuova stazione spaziale, non più internazionale.

“Il primo modulo base per la nuova stazione spaziale russa è già operativo. La Rocket and Space Corporation Energia è stata incaricata di garantire la sua disponibilità per il lancio nell’orbita nel 2025“. Queste le parole del Direttore Rogozin, intervenuto sulla sua pagina Telegram. Uno dei motivi che spingeranno la Russia a crearsi la propria stazione spaziale è, anzitutto, il tracciamento di una rotta marittima artica per agevolare l’economia del paese. Per farlo la stazione verrà posizionata ancor più in alto della ISS, in modo da avere sott’occhio l’intero territorio russo.

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Altri parlano di tensioni politiche dietro a questa scelta, con la questione Navalny e Ucraina tra i principali motivi di una papabile rottura orbitante. Inoltre, seppur venga costantemente aggiornata, la ISS inizia a far sentire i propri anni. Quest’anno la Stazione Spaziale Internazionale spegnerà la sua ventitreesima candelina ed il termine ufficiale del suo ciclo vitale (il 2024) si avvina sempre più. Motivo per cui i tempi per un aggiornamento dalle fondamenta potrebbero essere maturi. Con buona pace dello spirito “internazionale”.

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