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Un ragazzo argentino compra Google a soli 4 euro

Non si sa cosa sia accaduto, eppure un ragazzo argentino è riuscito ad acquistare Google a poco più di 4 euro, per qualche ora.

Ragazzo che acquista Google Foto di Firmbee da Pexels

Un malinteso che lascia di stucco. Come può, un semplice ragazzo, riuscire ad acquistare un dominio importantissimo per pochi spiccioli? Ciò che è accaduto non è ancora del tutto chiaro.

Eppure, il 21 aprile, il trentenne Nicolas David Kuroña è stato per qualche ora proprietario di Google in Argentina, più precisamente, del dominio google.com.ar. Lo ha acquistato per 540 pesos argentini, 4,79 euro al cambio attuale, in modo del tutto legale.

Questo perché il dominio aveva raggiunto la data di scadenza e Google non aveva effettuato il rinnovo. Chiaramente, in questo modo era libero di essere acquistato da chiunque. Così, quando Kuroña se ne accorto, non ha perso tempo e subito l’ha comprato dal NIC (Network Information Center, un registro che gestisce il database con tutti i domini).

Invaso dalla gioia, ha fatto alcuni screenshot alla fattura ed ha pubblicato tutto su Twitter. Purtroppo, la gloria è durata molto poco poiché i responsabili tecnici hanno intercettato l’anomalia e ripreso possesso del dominio.

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Nicolas, proprietario di Google per poche ore: ecco cosa è accaduto

Dominio Google Foto di cottonbro da Pexels

In un attimo, c’è stato un giro di retweet rapidissimo, che proclamavano Kuroña “prócer nacional”, ovvero, eroe nazionale. Dopo qualche istante, il motore di ricerca ha smesso di funzionare.

Contemporaneamente, altri utenti di Twitter hanno iniziato a mostrare altri screenshot provenienti dal servizio Whois (un servizio che indica chi è il proprietario di un dominio Web).

Ed è stato proprio lì che è venuto fuori l’errore: la vera data di scadenza non era il 21 aprile, bensì l’8 luglio. Ciò significa che Google non aveva dimenticato di rinnovare e che il giovane argentino non poteva quindi essere il nuovo possessore. Infatti, da questi screenshot si poteva notare che il proprietario del dominio non era affatto cambiato.

Insomma, nel giro di qualche ora, tutto è tornato alla normalità. Sembra fosse stato il NIC a commettere l’errore, forse una configurazione inesatta dei server.

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Il giovane argentino pensava di aver fatto un mucchio di soldi e poter diventare una specie di Jeff Bezos, ma ha potuto godere solo di un po’ di notorietà, per qualche ora.

Sito NIC
Rita Riccio

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