Come i criminali ci rubano i dati bancari dalla Sim dello smartphone

Forse non molti di voi sanno che alcuni criminali della rete senza scrupoli riescono a rubare i dati sensibili come quelli bancari, semplicemente attraverso la Sim dei nostri smartphone.

Basta la Sim per rubare i dati bancari (Foto Rsi.ch)
Basta la Sim per rubare i dati bancari: come funziona (Foto Rsi.ch)

Mentre noi proseguiamo la nostra vita, ignari di tutto, alcuni hacker con ben poca morale, cercano di entrare nel nostro dispositivo per rubare accessi, password, informazioni sensibili a tutto ciò che possono sfruttare in maniera ovviamente illegale. Fortunatamente questo andazzo si sta verificando in particolare in Sud America, precisamente in Brasile, uno degli stati più grandi e popolosi al mondo, ma non è da escludere che qualche “buontempone” possa imitare i sudamericani e fare lo stesso anche in Italia. Ma vediamo come funziona questo clamoroso furto che mette a repentaglio i conti bancari.

Con la Sim si rubano i dati bancari (Foto LaStampa.it)
Con la Sim si rubano i dati bancari: ecco come (Foto LaStampa.it)

I CRIMINALI RUBANO I DATI BANCARI DALLA SIM: ECCO COME FUNZIONA IL FURTO

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In poche parole i criminali brasiliani riescono ad entrare nelle banche dopo aver rubato gli iPhone alle persone: una volta entrati in possesso, illegalmente, del melafonino, gli basta avere la Sim all’interno dello stesso, e il gioco sarà fatto. A portare alla luce l’intera storia è stato il quotidiano brasiliano Folha de S. Paulo, che racconta come la polizia abbia arrestato nello stato di San Paolo una banda criminale che si era specializzata nel furto dei melafonini, in particolare dal modello 5 fino al penultimo, l’11. I delinquenti non erano interessanti tanto ai telefonini in se, quanto alla Sim fisica; una volta effettuato il furto, infatti, estraevano la Sim dal dispositivo e la inserivano in un altro, e nel contempo utilizzavano Facebook e Instagram della vittima per scoprire l’indirizzo email della persona a cui avevano appunto rubato il telefono.

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Il passaggio successivo era l’individuazione della password per l’Apple ID (nella maggior parte dei casi l’utente medio usa stessa chiave di accesso per più login); una volta entrati in possesso dei vari account, bastava resettare la password dell’Apple ID indicando un altro numero di telefono, e a quel punto si aveva pieno accesso alle password sensibili registrate sullo smartphone, a cominciare da quella per i conti bancari, arrivando fino all’app Wallet, l’applicazione per i pagamenti, che contiene i dati di carte di credito e il portachiavi delle password. Una volta appresa la notizia la Apple ha fatto sapere che permetterà agli utenti vittime di furti di cancellare più facilmente i propri dati sensibili, inoltre, con iOS 15 verrà introdotto il tracciamento dei prodotti tramite l’app Dov’è anche se il dispositivo sarà spento.

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